4 Lug 2001 03:12

Resto del Carlino - Bologna
«In corteo senza polizia»


Parlano i testimoni del Bologna social forum. Parla Mauro Collina di
Rifondazione, anche lui di ritorno da Genova. Apre una sacca sportiva che
fino a quel momento era rimasta sotto il banco e ne rovescia sul tavolo il
contenuto. Uno zaino di tela verde, di tipo militare; un giubbotto
antiproiettile in tessuto mimetico (foto piccola); soprattutto un adesivo
dei «White power rock»: un teschio bianco in campo nero, sul bordo una
scritta in caratteri neogotici «W power» e una stella a cinque punte. Il
simbolo degli ultras nazi inglesi dell'Arsenal. Spoglie genovesi. Racconta
Collina: «Venerdì pomeriggio in via Cagliari alcuni militanti di
Rifondazione hanno visto tre ragazzi - potevano essere manifestanti - che
aprivano un cassonetto e buttavano dentro qualcosa di voluminoso. Era
questo zaino. Ed ecco cosa c'era». Poi mostra giubbotto e adesivo e
aggiunge di aver lasciato a casa una maschera antigas, un coltellino e
biancheria. Insomma, secondo il Rifondato ce n'è abbastanza per pensare a
«infiltrazioni di gruppi di destra». E come spiegarsi, si chiede, le scene
viste da decine di testimoni? Come spiegarsi che quello stesso giorno, un
po' dopo le dieci del mattino, attorno al circolo di Rifondazione in piazza
Romagnosi si vedevano impiegati della prefettura che andavano in giro a
portare le ingiunzioni per la chiusura temporanea del mercatino rionale e
di un bar, come se di lì a poco si dovesse scatenare il putiferio? Proprio
lì, nella zona gialla? «L'abbiamo capito qualche ora dopo - racconta -
quando 250 black bloc hanno devastato una strada. Sono arrivati davanti al
carcere, ma i blindati se ne sono andati. E ci sono decine di testimoni
pronti a giurarlo». Denunciano «strane connessioni» tra tute nere e forze
dell'ordine, i testimoni del Bologna social forum. S'intrecciano, gli
spezzoni delle giornate genovesi. Stasera i manifestanti scenderanno ancora
in piazza. Il leader Valerio Monteventi chiede al questore di non far
vedere uomini in divisa. Sarà un corteo pacifico, assicura. I collettivi
garantiranno il servizio d'ordine. Partecipa anche la Cgil. Partenza alle
18 da piazza Nettuno e ritorno lì per proiettare i video registrati a
Genova, dopo aver sfilato per Indipendenza, via dei Mille, Marconi, Ugo
Bassi e Rizzoli. Scene di violenza nell'incursione notturna al centro
stampa. «Hanno usato i black bloc, direttamente e indirettamente, per far
saltare la cornice del Gsf», attacca Federico del Tpo. E aggiunge
preoccupato: «C'è gente che non si sa bene dove sia. Dobbiamo ancora
contarci. Ma non ci ricacceranno indietro, dovete scriverlo. Andiamo
avanti. Avevamo le lacrime agli occhi durante le assemblee. Ma il nostro
consenso continua a crescere. La vetrina infranta lì per lì fa rumore. Ma
poi si fa silenzio. Invece noi in questi mesi abbiamo parlato tanto e a
Genova eravamo a migliaia». Gianni del Livello 57 si dice preoccupato per
quelle che definisce «infiltrazioni di gruppi nazi». «Le forze dell'ordine
- è poi convinto - attaccavano i black bloc solo quando si confondevano al
corteo per attaccare il corteo. E invece si lasciavano agire indisturbate
le tute nere. Perché?».

di Rita Bartolomei