La Repubblica 7 agosto 2001 "Troppi
rischi dal summit
non militarizzo la città"
Il sindaco di Napoli sul vertice Nato: "Decide il governo, ma il
problema c'è"
jervolino
OTTAVIO LUCARELLI
NAPOLI - «Preferirei che il governo decidesse di rinviare. Il clima nel paese è
troppo acceso e un vertice Nato sullo scudo spaziale attira una contestazione certamente
più ampia rispetto al summit della Fao. Su questo non c'è alcun dubbio. A scegliere,
comunque, sarà il governo. Io mi sono limitata a porre la questione telefonando ai
ministri Martino e Scajola, ma il problema oggettivamente esiste». Rosa Russo Iervolino
è preoccupata e, da ieri, in azione su più fronti. Il vertice Nato sullo scudo spaziale,
previsto per il 26 e 27 settembre in città, è ora al primo punto della sua agenda già
fitta di problemi. In mattinata il sindaco ha parlato a lungo con i ministri Claudio
Scajola (Interno) e Antonio Martino (Difesa) proprio mentre dai no global arrivava
l'annuncio: «A Napoli non ci faremo trovare disarmati. Facciamo appello fin da ora a
tutto il movimento antiglobalizzazione per costruire in occasione del vertice Nato una
grande manifestazione di massa da concludersi con l'assedio ai palazzi del vertice
dell'alleanza atlantica». Minacce che la Iervolino ha letto sulle agenzie. Due lunghe
telefonate con Scajola e Martino. Nel pomeriggio, rientrando a Palazzo San Giacomo, il
sindaco ne ha parlato nel cortile del Municipio spiegando la situazione e i timori
condivisi non solo dai deputati napoletani dei Verdi e di Rifondazione comunista ma anche
dal gruppo regionale di Forza Italia.
Sindaco, cosa ha chiesto ai ministri Martino e Scajola?
«Soprattutto con Martino c'è un'antica e consolidata amicizia, ma anche con Scajola ho
un ottimo rapporto anche se più recente. Abbiamo parlato in entrambi i casi con grande
franchezza. Questa proposta del vertice Nato è nata un anno fa in Portogallo, quando
ministro della Difesa era Sergio Mattarella, con l'obiettivo di rafforzare l'immagine
della nostra città come avvenne ai tempi del G7. Nel corso di quest'ultimo anno, però,
sono cambiate molte cose. Ora questi appuntamenti internazionali, anziché migliorarla,
rischiano di peggiorare l'immagine delle città in cui si svolgono, oltre a creare
problemi ai cittadini, ai commercianti, a tutti. In questo caso il summit della Nato sullo
scudo spaziale può attrarre certamente una protesta più consistente rispetto al vertice
della Fao di Roma. Da qui nasce la nostra preoccupazione, da questa grande capacità di
attrarre contestazione contro il progetto di uno scudo spaziale. E io non voglio blindare
la città, non farò blindare Napoli».
Il tempo per decidere non è poi così ampio. Non c'è un gran margine e, intanto, il no
global annuncia battaglia.
«Ho posto il problema al governo, che ora deve decidere come comportarsi. Il mio pensiero
è che da un lato non si possono creare problemi ai cittadini, ma è anche vero che non si
può soffocare il diritto dei pacifisti e dei no global ad una protesta non violenta . E
io, comunque, non farò militarizzare Napoli. Lo dico da sindaco e da ex ministro
dell'Interno».
Verdi e Rifondazione comunista attaccano il governo, ritengono il vertice Nato di
settembre una vera provocazione.
«Insisto. La decisione finale su un rinvio o una conferma tocca al governo, ma il
problema l'ho posto con fermezza e non solo ai ministri Martino e Scajola. Mercoledì
mattina si terrà in prefettura una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza per
cominciare ad affrontare i problemi logistici e organizzativi».
Avete già idea dei luoghi in cui allestire il vertice? Si terrà nel centro storico, è
stata disegnata una zona rossa?
«C'è tempo, c'è tempo. Siamo ancora in una fase di riflessione, anche i ministri stanno
riflettendo sull'opportunità di tenere il vertice qui a Napoli. Per ora riuniamo il
comitato e aspettiamo le scelte del consiglio dei ministri. In ogni caso, credo che il
diritto di protestare in modo non violento non possa assolutamente essere negato. Nel caso
dello scudo spaziale, peraltro, si salda la protesta dei no global con la protesta dei
pacifisti. Perciò un rinvio sarebbe opportuno, perché si rischia una manifestazione di
piazza massiccia, molto massiccia. E io Napoli non la blindo. Non la blindo |