La Stampa 25 luglio 2001

G8, in cento mancano all'appello


Migliaia di telefonate in cerca di persone disperse dopo la manifestazione di Genova. Gli avvocati denunciano: la Procura non ci dà le liste delle persone fermate e arrestate.

di Melissa Bertolotti

MILANO – Telefonate a vuoto. Famiglie disperate e consolati che si fanno carico di cercare quelle persone che sono andate a Genova, per manifestare contro il G8. Ma che poi, a casa, non hanno mai fatto ritorno.

Sarebbero un centinaio, quelli che mancano ancora all’appello. Secondo gli avvocati sarebbero persone arrestate, o comunque fermate, dalle forze dell'ordine. Ma la loro posizione, ora, non è ancora chiara. "Nessuno ha fornito una lista dei fermati e degli arrestati - denuncia Raffaele Caruso, avvocato del Genoa Social Forum - Procura, Carabinieri e Polizia si sono appellati a una clausola formale della Legge e, ignorando la situazione di emergenza, ci tengono all'oscuro dei nomi di tutte le persone che non riusciamo a trovare". A essere scomparsi sono soprattutto stranieri, cercati da amici e parenti che intasano i centralini della Procura. "Domani scadono le 96 ore previste per convalidare gli arresti di chi si trovava sabato notte nella scuola Diaz - spiega Caruso - allora potremo quindi riuscire a fare uno screening preciso. E' difficile, davvero, rispondere a chi cerca un loro caro, anche perché le forze dell'ordine non hanno predisposto alcuna unità di crisi".

Secondo Paolo Cento, parlamentare dei Verdi, sarebbero anche di piùi desaparecidos. Addirittura 350 manifestanti "scomparsi". Per questo la rete dei centri sociali italiani ha deciso di lanciare un appello per avere notizie. "Ho firmato anch'io questo appello - ha reso noto il deputato verde Paolo Cento, che ha partecipato alla manifestazione di Roma a sostegno del Gsf - Dai conti fatti dal Gsf, circa 350 persone mancano all'appello. La nostra iniziativa punta a lanciare un grido a tutti coloro che sono in grado di darci notizie".

"Per alcuni - ha proseguito Cento – temiamo addirittura che possa essere accaduto il peggio. Quindi vogliamo subito la verità".

E Colucci, il questore di Genova, ha messo a disposizione il numero di telefono dell'ufficio relazioni col pubblico della Questura (010 - 53661) per fornire informazioni.

(25 LUGLIO 2001, ORE 9:43; ultimo aggiornamento ore 20:23)