Manifesto 28 luglio 2001 Un massacro con testimoni "Ero in uno stanzone della caserma di Bolzaneto. Ero sdraiato in terra. Avevo il piede rotto e una costola incrinata per le botte della guardia di finanza. Gli altri giovani ero con il volto verso il muro. Ci avevano picchiato e insultato, fino a quando qualcuno aveva cominciato a urlare nel corridoio: 'svelti, svelti, pulite tutto. Arriva il ministro'. Dopo un po' di tempo, sulla porta compare un signore attorniato da altre persone, guarda dentro e se ne va". Quel signore è il leghista Roberto Castelli, ministro di grazia e giustiza. Ad affermarlo è Alfonso De Munno, un giovane fotoreporter free-lance che è stato picchiato e arrestato sabato 21 durante la manifestazione genovese contro il G8 indetta dal Genoa social forum. La sua testimonianza ripercorre il calvario a cui sono stati sottoposti centinaia di uomini e donne dalle forze di polizia. Picchiato dalla guardia di finanza, ha un piede rotto e una costola incrinata. Ma a sottoporlo ai ripetuti pestaggi nella caserma di Bolzaneto sono stati anche la polizia di stato e i Gom, i gruppi operativi mobili della polizia penitenziaria. Trasferito nel carcere di Alessandria, altre manganellate e insulti. Fino alla visita medica. Il medico del carcere si lamenta dell'assenza di un referto medico. Eppure, Alfonso era stato visitato in ospedale dopo essere svenuto nella caserma. E lì un medico e un infermiere il referto medico lo avevano stilato e consegnato alle forze dell'ordine.
@PROTESTE Gran Bretagna, Germania, Spagna inviano note di protesta alla Farnesina. Ruggiero fischiato a Vienna @ Piovono sul ministero degli esteri le richieste di chiarimento delle varie autorità
consolari europee su quanto è accaduto durante il raid "cileno" di sabato
notte. Le ambasciate tedesca, britannica e spagnola hanno mandato lettere formali alla
Farnesina, mentre la ministra degli esteri austriaca Ferrero Waldner, incontrando ieri a
Vienna Ruggiero, pesantemente contestato da una folla di manifestanti, gli ha chiesto
"di fare chiarezza sugli abusi di polizia palesemente avvenuti nei confronti degli
arrestati austriaci". |