La Stampa
Domenica 29 Luglio 2001
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Domani la relazione dei commissari a
Scajola
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I dirigenti della polizia interrogati dai
tre ispettori del Viminale
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inviato a GENOVA
Stasera rientreranno a Roma i tre dirigenti generali di Ps incaricati dal Viminale di
condurre in tempi rapidi linchiesta amministrativa interna, per accertare i fatti di
Genova. Già domani una loro relazione sarà consegnata al ministro dellInterno,
Claudio Scajola. In attesa degli sviluppi delle indagini della magistratura, il governo
sarà così in grado di valutare eventuali responsabilità per quello che è successo
durante il G8, prima di decidere se procedere a cambiamenti al vertice delle forze di
polizia.
Se i risultati dell'indagine del ministero degli Interni saranno consegnati già domani al
Viminale, nessuna iniziativa - ha fatto sapere il ministero - sarà invece assunta prima
della relazione finale che verrà stilata alla fine di un lavoro che svolto a tappe molto
rapide. I tre ispettori, giunti venerdì a Genova, hanno proseguito anche ieri gli
approfondimenti ordinati dal ministro Scajola. La loro indagine punterebbe gli occhi
soprattutto sul blitz alla scuola Pertini-Diaz, sui presunti pestaggi nella caserma di
Bolzaneto e gli episodi di violenza che si sono verificati durante le manifestazioni di
venerdì e sabato.
A Genova, tra ieri e stamani, saranno sentiti tutti i dirigenti e funzionari di polizia
responsabili delle perquisizioni alla scuola ex Diaz, del centro di smistamento dei
fermati, nella caserma del reparto mobile di Bolzaneto, della gestione dellordine
pubblico in città. Da Roma sono arrivati a Genova il capo dellantiterrorismo e dellufficio
prevenzione, Arnaldo La Barbera, presente nel momento della perquisizione allex
Diaz, e responsabile della gestione della caserma di Bolzaneto; il suo vice, Gianni
Luperi, anche lui presente nella ex Diaz, il comandante del primo reparto mobile di Roma,
Vincenzo Canterini, che con i suoi uomini ha materialmente eseguito la perquisizione.
E ieri pomeriggio è stato sentito anche il direttore dello Sco, Franco Gratteri - che
insieme al vicecapo della Polizia, il prefetto Antonio Manganelli, è stato uno dei
responsabili della sicurezza nella zona rossa - perché sabato notte anche lui partecipò
alla perquisizione alla ex Diaz. Stamani, infine, arriverà a Genova anche il vice di
Gratteri, Gilberto Caldarozzi.
I tre commissari inviati dal Viminale si sono divisi il lavoro: Salvatore Montanaro si
occupa dei fatti accaduti alla caserma di Bolzaneto, Pippo Micalizio, della perquisizione
alla ex Diaz, Lorenzo Cernetig degli episodi di violenza accaduti in piazza venerdì e
sabato scorsi.
Naturalmente, i tre commissari hanno sentito e sentiranno anche i vari dirigenti e
funzionari genovesi, a partire dal questore al suo vicario, dai capi della Mobile e della
Digos ai loro vice, ai funzionari aggregati dalle varie questure.
Il lavoro di Micalizio, Montanaro e Cernetig è finalizzato a capire cosa non ha
funzionato a Genova, se vi sono stati abusi, sottovalutazioni, cosa non ha funzionato a
Genova. Prima di inviare la loro relazione al ministro Scajola, i tre ispettori sentiranno
anche il vicecapo vicario della Polizia, il prefetto Ansoino Andreassi, responsabile di
tutta la gestione dellordine e della sicurezza a Genova.
Erano arrivati in città già laltra sera, i tre ispettori inviati da Roma. La loro
inchiesta, naturalmente, si muove parallelamente a quella della Procura, e i dirigenti e
funzionari presenti nel momento della perquisizione nella scuola, per esempio, saranno
sentiti, a partire da martedì, anche dal procuratore aggiunto di Genova, Francesco Lalla.
Entrambe le autorità puntano a evitare sovrapposizioni: nel caso della inchiesta
ministeriale, non si tratta di individuare eventuali responsabilità penali dei singoli
dirigenti e funzionari ma soltanto di denunciare eventuali loro errori di gestione o
comportamenti omissivi.
Se dovessero accertare comportamenti colposi, i tre commissari passerebbero gli atti alla
magistratura.
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