Il Manifesto 1 agosto 2001
Gli spari sopra
Anche i poliziotti avevano le armi in pugno
SARA MENAFRA
Pistole puntate non solo su Carlo Giuliani. Il 20 luglio a spianare le
pistole contro i manifestanti ci hanno provato anche altri agenti delle forze dell'ordine.
"Erano appena le 12.30 - racconta Michele - quando un gruppetto ha assaltato la
caserma vicina a piazza Tommaseo". La reazione dei poliziotti all'interno è stata
improvvisa e violenta. Michele e Carlo (due nomi di fantasia) erano molto vicini alla
scena quando hanno notato che uno dei poliziotti accorsi in strada si è accucciato
puntando la pistola contro uno dei manifestanti in fuga. "Fortunatamente un collega
gli ha urlato che fai e gli ha dato una spinta". Scampato pericolo.
La notizia dell'assalto al carcere di Marassi è stata sommersa dagli episodi di violenza
dei giorni seguenti. Eppure il fatto è particolarmente grave soprattutto perché è
avvenuto senza che la polizia intervenisse: "Ho assistito dalle finestre di casa
all'assalto, da parte di una cinquantina di black block, alle carceri di Marassi a Genova
- scrive Antonella P. - Hanno potuto agire indisturbati per almeno 15 minuti, malgrado tre
blindati dei carabinieri e due jeep, che si sono ritirate a circa trecento metri di
distanza rimanendo ad osservare". Come ricorda la stessa Antonella i manifestanti
"hanno incendiato il portone, hanno rotto le telecamere esterne, si sono arrampicati
lungo le pareti del carcere, hanno sfondato i vetri di due locali lanciando bottiglie
molotov, incendiandoli. Erano i padroni assoluti della piazza antistante e del fronte
principale delle carceri. Un elicottero osservava le mosse di questi incursori senza mai
abbassarsi". Il telegiornale della sera di venerdì segnalò anche che i manifestanti
erano pentetrati nel carcere devastando l'ufficio del direttore. Anche di questo, però,
non si è più parlato. La lettera di Antonella si chiude con una segnalazione:
"Esistono delle immagini filmate di quanto sopra, alcune delle quali solo
parzialmente trasmesse da una Tv locale (Tg8 star) e dal Tg3
nazionale".
Una correzione alla segnalazione che abbiamo pubblicato ieri: l'indirizzo e-mail al
quale contattare Paolo per testimoniare sulle violenze che ha subito (ieri a pag. 3) è
paolo18774@libero.it
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