La Repubblica 29 luglio 2001 Sentiti i
superpoliziotti GENOVA - «Bussate alla stanza 37 bis, nono piano del tribunale di Genova: e consegnate
videocassette, fotografie, qualsiasi documento che ci possa in qualche modo aiutare a far
luce sulle violenze commesse la settimana passata in occasione del G8». L'appello è di
Francesco Lalla, il procuratore che coordina le indagini sui presunti abusi della polizia
nei confronti dei manifestanti e che nelle prossime ore interrogherà i 13 funzionari che
hanno partecipato al famigerato blitz della scuola elementare Diaz (93 ragazzi maltrattati
e arrestati, salvo poi essere rilasciati - tutti, tranne uno - dagli imbarazzatissimi Gip
del palazzo di giustizia). Ieri si era sparsa la voce di un confronto a sorpresa, in
qualità di «persone informate sui fatti», con Arnaldo La Barbera, responsabile della
polizia centrale di prevenzione, e il direttore del Servizio centrale operativo, Antonio
Gratteri. In serata il procuratore ha seccamente smentito di averli incontrati. Ma è
semplicemente questione di ore: con La Barbera e Gratteri saranno ascoltati i rispettivi
collaboratori diretti (Luperi e Calderozzi), il direttore del Reparto Mobile di Roma,
Vincenzo Canterini, e diversi funzionari genovesi. Gli stessi che in questi giorni
incontreranno i tre ispettori del Dipartimento di Pubblica Sicurezza (Giuseppe Micalizio,
Salvatore Montanaro e Lorenzo Cernetig) che il Ministro dell'Interno Claudio Scajola ha
inviato da Roma per far luce sulle presunte violenze alla Diaz e presso la caserma «degli
orrori» di Bolzaneto. Il rientro nella Capitale degli ispettori è previsto tra domani e
martedì, poi consegneranno il rapporto al ministro. |