Manifesto 26 luglio 2001

Il G8 svelato sulle piccole tv
La diretta televisiva durante il G8 è stata realizzata dall'emittente locale Primocanale insieme a Stream News e Antenna 3 Milano. A condurre una decina di giornalisti alle prime armi. Abbiamo incontrato alcuni di loro
SERENA PAOLINI - ROMA

Più di cento ore di diretta, dalle 9 fino a mezzanotte, con tanto di repliche notturne: il "G8 minuto per minuto" è stato realizzato da una piccola emittente ligure, Primocanale, in sinergia con Stream News (che a sua volta ha concesso il segnale alle più grandi reti mondiali) e Antenna 3 Milano. A condurre ininterrottamente e scendere per le strade sono stati una decina di giornalisti, tutti giovani tra i 25 e 30 anni, alla prima esperienza o quasi, e per loro stessa ammissione "totalmente incoscienti".
Mentre la Rai è nel pieno della bufera per un'informazione carente e reticente, Primocanale, con il suo gruppetto di ragazzi con pochi mezzi, ha incassato elogi dalla stampa nazionale ed estera. Nelle prime ore di scontri, soprattutto durante quel tragico venerdì culminato con la morte di Carlo Giuliani, sono riusciti a far tremare i colossi dell'informazione: tv come Cnn, Cbs, Zdf (la tv tedesca), La7 e Canale 5 hanno richiesto e mandato in onda i servizi realizzati dalla piccola emittente locale che ha fatto così il giro del mondo.
Non sarà proprio la storia del fragile Davide che sconfigge il potente Golia perché c'è un sottile filo rosso che lega Primocanale a Stream, quindi a Rubert Murdoch il tycoon dei media australiano. Ma l' emittente ligure dal 16 al 22 luglio è riuscita a raggiungere picchi di share del 55 per cento. "Dovevamo essere la tv locale al servizio del Summit - racconta Ilaria Cavo, di soli 27 anni, direttrice delle news di Primocanale - un incarico ricevuto dal governo per offrire informazioni ai genovesi, ai liguri e ai quattromila giornalisti che per la prima volta venivano a Genova". Così sono state fissate due telecamere che operavano da punti strategici - l'ex terrazza Martini e la Stazione Brignole - una troupe ai magazzini del Cotone e quattro troupe mobili con tre telecamere (nella zona rossa e gialla) che coprivano l'intera giornata. Poi i collegamenti continui con la questura, la società autostrade, il comune di Imperia e di Savona. Il piano predisposto da Primocanale, è stato organizzato in forte sinergia con Stream News (il canale di informazione del bouquet Stream, diretto da Antonio Marano, di cui l'emittente genovese fa parte dal '98), l'Ansa e Antenna 3, ed è nata la struttura: unitaria e coordinata. "Il progetto della megadiretta è esclusiva di Primocanale - sottolinea Ilaria - che per un anno ha pianificato l'evento. Ha studiato ogni mossa, ha acquistato tutti i feed ed è divenuta la tv ufficiale del G8. Ma poi nei momenti tragici - continua la direttrice del telegiornale - quando vedevo le strade della mia città messe a ferro e fuoco è stata fondamentale la collaborazione e l'intesa che c'era tra noi, quelli che erano per strada e chi doveva andare in diretta per rassicurare i genovesi".
A Roma abbiamo incontrato alcuni dei giovani giornalisti di Stream News inviati a Genova per coordinare e condurre i lavori insieme ad Ilaria. Sono ancora sconvolti, hanno di fronte le terribili immagini che hanno commentato con pochi mezzi e un filo di voce per l'emozione. "E' la prima volta che faccio una diretta, e l'ho vissuta come un inviato di guerra - ci racconta Luca Laviola, giornalista da due anni con esperienze di carta stampata soprattutto, come Ilaria - Dovevo rendere conto degli scontri e mancava l'operatore: ho preso la telecamera, ho cominciato a riprendere senza averlo mai fatto, intanto dovevo fare la cronaca al telefono e correre perché ero in mezzo alla battaglia. Non stavo un passo indietro, come invece hanno fatto i mei colleghi delle reti nazionali". Tra il fumo, le urla, le cariche della polizia, anche nel momento in cui le tute bianche erano riuscite ad entrare nella zona rossa, loro c'erano. Marco Gentiloni che si è sempre occupato dell'ufficio stampa Stream è diventato un cronista sul campo: "Chiuso tra polizia e anarchici ho avuto veramente paura, la polizia colpiva tutti indistintamente con manganelli e calci; mi sono rifugiato dai volontari della croce verde che mi hanno letteralmente salvato". E aggiunge: "A parte la rapida caduta dei miei capelli in pochi giorni, una cosa buona c'è: ho scoperto qual è il mestiere che voglio fare, il giornalista". Gianluca Ales, il coordinatore di Stream News che ha affiancato Ilaria Cavo nelle interminabili dirette, ammette: "Quando ho visto la blindatura di Genova con quei cancelli alti 5 metri nei giorni precedenti il Summit ho avuto un terribile presentimento. Purtroppo è accaduto il peggio, ma era prevedibile. Mi domando come sia possibile che gli altri media non l'abbiano capito". La soddisfazione più grande? "Non è stato, come in molti credono in queste ore, l'aver dato un buco ai giganti. Ma sentire la gratitudine dei genovesi che ci ringraziava per strada per averli aiutati...in quei momenti dai un senso al mestiere che fai". E poi un servizio reale ai cittadini è partito anche dalle stanze della redazione: una segretaria, "la mitica Renata" ci raccontano, stava initerrottamente al telefono per spiegare ai genovesi se e quando uscire, che strade evitare, quali caselli autostradali erano stati chiusi...