Il Manifesto 1 agosto 2001
Vienna: liberate i nostri
Il governo chiede all'Italia i 17 teatranti
accusati d'ogni crimine
ANGELA MAYR
Bufera sul governo austriaco per il gruppo dei teatranti del
"Volktheater-Kulturkarawane" tuttora in carcere ad Alessandria (dieci uomini) e
Voghera (sette donne); e, a fine giornata, una svolta clamorosa: la ministra degli esteri
austriaca Benita Ferrero Waldner ha chiesto all'Italia la liberazione dei diciassette
imputati austriaci perché solo da ieri, ha spiegato, avrebbe avuto dei rapporti
dettagliati sui maltrattamenti subiti, noti in realtà da tempo.
Una svolta che si deve alla forte denuncia pubblica dei verdi, che nei giorni precedenti
ha dominato i media austriaci. L'europarlamentare verde Johannes Voggenhuber, da lunedì
in Italia per visitare i carcerati e fare un'indagine conoscitiva sui fatti di Genova,
aveva accusato il governo nero-azzurro di "denuncia e consegna intenzionale dei
propri cittadini, che si vogliono far sparire nelle prigioni italiane in quanto avversari
politici". Un'accusa fondata su fatti precisi: a Renato Ruggiero, nella sua recente
visita a Vienna, la Ferrero Waldner, con una "condanna pregiudiziale" aveva
fornito materiale di accusa contro i 17 artisti completamente privo di fondamento, che
tendeva solo a fare apparire il gruppo come una banda di violenti e criminali. Si trattava
di accuse e sospetti mai confermati ma raccolti dall'Ekis, la banca dati segreta della
polizia, già usata da Haider per diffamare avversari politici in quello che poi divenne
"lo scandalo spie".
Le innumerevoli prove a discarico del gruppo - accusato di vandalismo, minaccia all'ordine
pubblico e associazione a delinquere, con il rischio di condanne fino a 18 anni - il
ministero degli esteri invece le ha volutamente taciute. A partire da quelle fornite dalla
stessa polizia austriaca: "Ho visto questa gente a Salisburgo (durante il vertice del
Wef, ndr), è totalmente innocua, facevano i giocolieri con dei birilli":
parole di Rudolf Gollia, portavoce del direttore generale della pubblica sicurezza Erik
Buxbaum, che ribadisce trattarsi di persone "completamente incensurate". Nello
stesso modo si esprime Ernst Albrecht, capo della temutissima Wega, unità speciale di
polizia che da oltre un anno "accompagna" le manifestazioni antigovernative del
giovedì: "Sono dei giocolieri che ballano e sputano fuoco. Finora con questo gruppo
non abbiamo mai avuto problemi".
La pesante accusa della procura di Genova si basa unicamente sugli oggetti ritrovati,
caschi, birilli di legno, maschere antigas,in totale assenza di un qualche indizio o
testimonianza di reato. Sul settimanale Falter di oggi le foto degli spettacoli
mostrano che si tratta di requisiti teatrali. "Sono stati accusati di associazione a
delinquere per attribuir loro la responsabilità di tutte le violenze accadute a
Genova", dice Voggenhuber, "mentre altri imputati, nelle stesse condizioni,
grazie all'intervento dei propri governi sono stati rilasciati". |