La Repubblica 5 agosto 2001 E la
vittima quel giorno gridò Genova - Sabato 21 luglio, tre del pomeriggio a Genova, in via Diaz, vicino alla
Questura. Sulla carreggiata opposta a quella dove si apre il portone principale della sede
della polizia, vicino a un benzinaio, in quattro - tre ragazzi e una ragazza - raccolgono
per terra del pietrisco e lo lanciano per aria contro la Questura e alcuni agenti. Poi si
sfogano a urla. Il corteo del Genoa Social Forum ha già subito alcune cariche, è stato
spezzato in due tronconi, uno verso corso Italia che da via Diaz è poco distante.
Marcello, chiamiamolo così perché è minorenne, ha solo 16 anni, è uno di quei tre
ragazzi. Poco dopo gli agenti li aggirano e li prendono alle spalle. Sono botte per tutti.
Le foto che testimoniano quelle subite da Marcello fanno il giro di Tv e giornali: è lui
il ragazzo piccolino con il volto tumefatto, un occhio che quasi non sia apre e un taglio
alla testa che sta accucciato a terra, mentre un agente, tra gli altri, sta per
sferrargli, così almeno appare dalla sequenza, un calcio. Quel giorno, Marcello è stato
soccorso da un'ambulanza e trasportato al Pronto Soccorso dell'ospedale San Martino. Ecco
il suo racconto, drammatico, in lacrime, con il sangue che gli cola dalla testa e l'occhio
tumefatto. |