La Stampa
I voti a Palazzo Madama: 180 i no, 106 i sì. L'indagine sui fatti di Genova durerà 45 giorni
Il Senato respinge la sfiducia a Scajola, la Camera vara l'indagine conoscitiva
1 agosto 2001

ROMA. Il Senato ha respinto la mozione di sfiducia contro il ministro dell'Interno Claudio Scajola. Nella votazione i no alla mozione di sfiducia presentata dal centrosinistra sono stati 180, mentre i sì sono stati 106. La maggioranza richiesta era di 144 voti. I partecipanti alla votazione sono stati 287.

Via libera, intanto, da parte della Camera all'indagine conoscitiva sulle violenze di Genova durante il G8. L'OK è venuto all'unanimità in commissione Affari Costituzionali. L'indagine partirà da lunedì, con un calendario di audizioni già fissato per tutta la prossima settimana - dalle autorità statali e locali al Gsf - e si concluderà entro la prima metà di settembre.

È bastato poco all'ufficio di presidenza della Commissione Affari Costituzionali della Camera per dare il via libera all'indagine conoscitiva sulle violenze registratesi a Genova durante il G8. L'annuncio lo ha dato il presidente, Donato Bruno (FI), sottolineando l'unanimità dei consensi. Lo speciale comitato deputato allo svolgimento dell'indagine conoscitiva sarà composto da 36 parlamentari, 18 deputati e 18 senatori, scelti all'interno della rosa delle Commissioni Affari Costituzionali di Montecitorio e di Palazzo Madama «e rispettando - spiega il diessino Soda - la composizione dei due organismi».

Il presidente del Comitato d'indagine sarà indicato dal presidente della Camera congiuntamente al presidente del Senato. Al vertice delle due Camere, dunque, spetta la nomina dell'ufficio di presidenza del comitato (un presidente, due vice-presidenti, tre segretari) che inizierà a lavorare da subito, cioè da lunedì 6 agosto, con un calendario provvisorio di audizioni che comprende le autorità statali, regionali e locali, il GSF, la stampa, le forze sociali. L'indagine si svilupperà per 45 giorni, visto che una relazione al Parlamento è prevista, al massimo, entro la prima metà di settembre. Sulla presidenza del comitato d'indagine ancora nulla di deciso, ma l'opposizione si aspetta l'incarico. «Siamo certi che la sensibilità istituzionale di Casini e Pera non farà mancare all'opposizione quest'incarico» ha detto Soda.