La Stampa 8 agosto 2001
IL FIGLIO DI UN AGENTE: IO, TORTURATO DAI COLLEGHI DI PAPÀ
Mercoledì 8 Agosto 2001

ROMA. «Sono stato torturato dai colleghi di papà, ma ciò che non scorderò mai è il volto sorridente degli agenti che prendevano a calci in faccia ragazzine di 15 anni legate mani e piedi». È la drammatica testimonianza del figlio di un agente di Ps, vittima delle torture nella caserma di Bolzaneto, pubblicata da «Famiglia Cristiana» nel numero in edicola. Quanto poi alla questura di Genova, dopo le relazioni dei superstiti e la rimozione dei tre alti dirigenti della polizia di Stato, viene respinta ogni accusa. A farsi portavoce è il vicequestore Angela Burlando, che afferma: «La questura è stata di fatto commissariata e i funzionari genovesi in grande misura messi da parte». L'esponente sindacale ribadisce, inoltre, le critiche mosse dal suo sindacato. «È vero - dichiara - a Genova è stata usata più la forza che l'intelligenza». Non solo: spiega anche il motivo per il quale la rimozione del questore Colucci rappresenta la ricerca di un capro espiatorio, e parla delle difficili comunicazioni tra centrale operativa e personale sul campo.