La Stampa
De Gennaro, oggi il giorno della verità
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Mercoledì 8 Agosto 2001
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IL GOVERNO HA FRETTA DI SOSTITUIRE I DIRIGENTI RIMOSSI PER
AFFRONTARE LE NUOVE EMERGENZE PREVISTE PER SETTEMBRE SU ORDINE PUBBLICO E TERRORISMO
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Affronta lindagine parlamentare, in arrivo le nomine
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ROMA
DOMANI il ministro dellInterno, Claudio Scajola, potrebbe dare il via libera
alle nuove nomine ai vertici del Viminale, dopo la decisione di destinare ad altro
incarico il vicecapo vicario della polizia, Ansoino Andreassi, e il capo dellAntiterrorismo
e della Prevenzione, Arnaldo La Barbera, rimossi dopo i fatti di Genova. Il governo ha
fretta di riempire queste caselle lasciate vuote per poter affrontare le nuove
«emergenze» che si annunciano, alla ripresa di settembre, sul fronte dellordine
pubblico e del terrorismo. E la scelta potrebbe ricadere su una serie di proposte indicate
dal capo della polizia, Gianni De Gennaro.
I nomi sono quelli che circolano da alcuni giorni: il vicecapo della polizia e direttore
della Criminalpol, Antonio Manganelli, potrebbe diventare il vicario di De Gennaro,
prendendo il posto del prefetto Ansoino Andreassi. A sua volta Manganelli potrebbe essere
sostituito dal prefetto Alessandro Pansa, oggi dirigente della polizia di frontiera,
stradale, ferroviaria e postale, mentre lattuale questore di Firenze, Carlo De
Stefano, ex vicedirettore dellUcigos, potrebbe prendere il posto di La Barbera allAntiterrorismo.
Questa nomina, però, dovrebbe essere varata al Consiglio dei ministri di domani, che
dovrebbe promuovere il questore De Stefano a prefetto.
Se il ministro Scajola sembra determinato a procedere con le nuove nomine, in Parlamento,
allinterno della maggioranza e dellopposizione, cè anche una «fronda»
contro il capo della polizia, Gianni De Gennaro, per alcuni il responsabile del fallimento
della gestione dellordine e della sicurezza al G8.
Proprio ieri, alla vigilia della audizione di De Gennaro, il Viminale ha mandato alla
commissione dindagine parlamentare sui fatti di Genova le due relazioni dei
super-ispettori Micalizio e Montanaro sui fatti della caserma di Bolzaneto e sulla
perquisizione alla ex Diaz. Stamani, infine, dovrebbe arrivare anche la terza relazione,
quella dellispettore Cernetig sugli scontri di piazza nei giorni del vertice del G8.
La documentazione spedita dal Viminale è stata secretata. E lufficio di presidenza
della commissione ha deciso che i 38 componenti potranno prendere soltanto visione delle
relazioni, prima che, alle 9,30, inizi laudizione del capo della polizia, De
Gennaro.
Alcuni esponenti di Forza Italia, ieri sostenevano che da parte loro non ci sarebbe stato
nessun «trabocchetto» nei confronti di De Gennaro: «Noi non vogliamo nascondere nessuna
verità scomoda su quello che è accaduto a Genova». Nello stesso tempo, i parlamentari
azzurri sottolineavano che, al contrario, il capo della polizia «domani (oggi, ndr) si
deve guardare dagli attacchi dellopposizione: non solo di Rifondazione Comunista ma
anche da settori dei Ds». Gli stessi autorevoli rappresentanti di Forza Italia,
riconoscevano che anche alcuni settori di Alleanza nazionale, oltre che singoli
parlamentari (come Filippo Mancuso, Fi) potrebbero spingere per mettere in difficoltà il
capo della polizia. Se De Gennaro «passerà indenne le Forche Caudine della commissione -
rifletteva ieri un deputato azzurro - allora le nuove nomine sono in dirittura darrivo».
Naturalmente, tra settembre e ottobre, potrebbe cambiare i vertici degli apparati di
intelligence: dal Sisde al Sismi.
Se la partita nomine davvero è in dirittura darrivo, la «sorpresa» che potrebbe
riservare il ministro Scajola è quella sulla scelta dei nomi. Altre candidature «forti»
trovano la sponsorizzazione da parte di esponenti di governo e della maggioranza. Si
tratta solo di aspettare per capire quali saranno le mosse vincenti del ministro Scajola.
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