Manifesto 9 agosto 2001 La
Fao "irritata"
Il Financial Times: non piace la proposta di
Berlusconi di spostare il vertice di Roma
F.P. - ROMA
La Fao sarebbe irritata per la proposta del governo Berlusconi di
spostare in Africa il prossimo vertice dell'organizzazione dell'Onu previsto a Roma il
prossimo 5 novembre. Lo scrive il Financial Times in un lungo articolo dedicato ai
problemi "in casa e all'estero" del nostro governo dopo i gravi fatti di Genova.
Oggi il consiglio dei ministri dovrebbe dire qualcosa sull'ipotesi di spostamento del
vertice, così come su quello dei ministri della difesa della Nato fissato a Napoli per il
26 settembre. E' però probabile che sulla Fao il governo non abbia ancora potuto
concordare una decisione con le autorità delle Nazioni unite, mentre la riunione di
Napoli dovrebbe essere confermata dopo la presa di posizione del ministro della difesa
Antonio Martino (ieri a Palazzo Chigi), favorevole a mantenere l'impegno con gli alleati.
Secondo il Financial Times,, "la determinazione di Silvio Berlusconi di
evitare una replica delle violente proteste di Genova" sta creando diversi problemi
all'immagine internazionale dell'Italia; la Fao "è irritata dalla presa di posizione
pubblica di Berlusconi e ha criticato la sua diplomazia del megafono". In questo
quadro si spiegherebbe meglio come la Farnesina sia stata costretta a rincorrere
l'esternazione del presidente del consiglio e a "coprire" con qualche giorno di
ritardo la sua proposta.
Il giornale inglese ricorda come nel 1951, prima di trasferire la sede della Fao da
Washington a Roma, l'Onu si garantì con un trattato il "diritto di convocare
conferenze nel suo quartier generale"; il trattato, per altro, obbliga le autorità
italiane a "garantire che non ci siano impedimenti a una piena libertà di
discussione e decisione". Il Financial Times mette in piazza il dilemma di
Berlusconi: "Spostare il vertice ora - scrive - verrebbe interpretato dai suoi nemici
come una concessione di un'importante vittoria agli estremisti violenti ma se fa marcia
indietro da quella che è diventata una posizione pubblica potrebbe perdere egualmente
popolarità fra l'opinione pubblica italiana".
Un altro giornale, l'americano Wall Street Journal, si dice invece favorevole
all'idea del governo di Roma di spostare in Africa il vertice della Fao. In un editoriale
dal titolo "Lotta o fuga?", il quotidiano della finanza americana sostiene che
lo spostamento è giusto, non per timore di non sapere affrontare la situazione - perché
"il vero modo per affrontare le proteste non è negare un obiettivo invitante, come
Roma, ma concentrare gli sforzi dell'intelligence della polizia" - ma perché
"sarebbe molto educativo per burocrati e dimostranti" andare "in un
continente dove il rischio di morire di fame è una possibilità crudelmente comune".
Le ipotesi di spostamento dei vertici della Fao e della Nato dalle città italiane
rimangono comunque al centro del dibattito politico sull'orlo delle ferie d'agosto. Ieri
l'Ulivo ha preso posizione a favore delle conferme in Italia dei due vertici
internazionali, dicendosi anche "pronto a collaborare con il governo e la Fao"
per organizzare occasioni di dialogo costruttivo sui temi della povertà e dell'ambiente.
E comunque, "una grande nazione non può aver paura di un gruppo di violenti",
pena la perdita di credibilità. La posizione è stata affidata a una nota dell'ufficio
stampa dell'Ulivo, che corregge il tiro rispetto alle dichiarazioni di alcuni suoi
esponenti, favorevoli all'ipotesi di spostamento. Su questi temi, dice sempre la nota, non
ci sono variazioni nella linea della coalizione "già espressa da Rutelli e
Fassino", una linea assunta "nel programma di legislatura", tanto più che
sia a Roma che a Napoli i sindaci Veltroni e Iervolino danno "le più grandi
garanzie".
Sulle parole preoccupate e sostanzialmente a favore di uno spostamento da Napoli del
vertice Nato suggerito nei giorni scorsi dal sindaco, la nota dell'Ulivo rileva come su
questi argomenti possono manifestarsi "sensibilità diverse" nella coalizione,
ma la posizione dell'Ulivo resta questa e non ha "bisogno di ulteriori
precisazioni". Parole dirette a Clemente Mastella che aveva chiesto addirittura una
riunione di vertice, anche se in serata Grazia Francescato ha confermato che i Verdi
preferirebbero lo spostamento del vertice di Napoli. Temi su cui, ha aggiunto
polemicamente rispetto al comunicato, "non c'è stata consultazione nell'Ulivo".
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