IL GENERALE SIRACUSA

«Sulla jeep del carabiniere forse non c’era la radio»

«Ci sono immagini di militari che picchiano un manifestante Se emergono conferme li punirò»

ROMA - Ecco i passi principali dell’audizione del comandante generale dell’Arma dei carabinieri Sergio Siracusa dinanzi al comitato d’indagine del Parlamento: «Ritengo che a bordo della jeep rimasta isolata non c'era radio. Se ci fosse stata avrebbe comunicato con la parte logistica, perché è una macchina che andava a recuperare personale. Era una Land Rover, faceva da supporto, andava a recuperare due carabinieri che si erano sentiti male...» «La jeep era rimasta incastrata a causa di un cassonetto lanciato dai dimostranti. Il mezzo era circondato da scalmanati, i militari all’interno erano intossicati dai gas lacrimogeni. Placanica (il carabiniere che ha sparato, ndr) ha impugnato la pistola intimando ai manifestanti di allontanarsi. Solo dopo il carabiniere esplodeva due colpi di pistola, uno dei quali raggiungeva, uccidendolo, Carlo Giuliani. Non penso che se avessimo posto lì un carabiniere con 15 anni di servizio avrebbe agito diversamente...».
«Con evidenza si è potuto cogliere quale cieca violenza sia stata rivolta verso le forze dell'ordine fino a raggiungere follemente forme di vero e proprio linciaggio. Ribadisco la profonda pietà umana di tutta l'Arma per la morte di Carlo Giuliani, ma l’esplosione dei colpi di pistola è avvenuta in una circostanza di vero e proprio linciaggio. La sequenza delle immagini che abbiamo visto mi inducono a riscontrare la sussistenza della legittima difesa...».
«Escludo categoricamente l’impiego di infiltrati e mi sia consentito di sottolineare lo straordinario impegno di tutti gli uomini impiegati. E’ apparsa agli occhi di tutti la volontà di alcune migliaia di facinorosi di condurre una protesta con tecniche di vera e propria guerriglia...». «Ho visto un gruppetto di carabinieri che dà manganellate a un dimostrante per terra. Ho subito detto che volevo avere tutte le circostanze per poter capire. Non ci sono state fino a questo momento denunce, ma se i fatti corrisponderanno a quanto visto prenderemo provvedimenti...».
I parlamentari di An e il vicepremier, Gianfranco Fini, «furono costretti a prolungare la loro presenza al Comando provinciale a causa degli incidenti nella zona circostante...». «Sulla perquisizione alla scuola Diaz sono stato avvertito alle 9 di mattina...».