Manifesto 10 giugno 2001

Gli anarchici sfilano nella "zona rossa"
AUGUSTO BOSCHI - GENOVA

"E' successo qualcosa? Possibile che ogni giorno ce ne sia una?" Chi si lamenta è un signore di una certa età, fermo a piazza Corvetto ad aspettare un autobus che arriverà, se va bene, tra un'ora. Sono passate da poco le 15,30 e il corteo degli anarchici, prima manifestazione di piazza anti-G8, è ancora fermo davanti alla stazione marittima, due chilometri buoni da piazza Corvetto. Il fatto è che piazza Corvetto ha gli accessi bloccati. Decine di camionette azzurre in doppia fila occupano la carreggiata di via San Giacomo e Filippo, un cordone di poliziotti staziona all'ingresso della galleria che porta a ponente, verso piazza della Nunziata, mentre un elicottero della polizia volteggia sui tetti in ampi cerchi ripetuti. Uno schieramento di forze eccezionale, con un rapporto di due poliziotti per ogni manifestante: 1500 gli uni, circa 800 gli altri. Il punto di raduno è davanti alla stazione marittima. Arriva anche don Gallo, che si definisce angelicamente anarchico. "Tutta questa polizia, la vedete?", si infiamma, "è una provocazione. Ma di cosa hanno paura?". "Ci sono compagni da tutta Italia", dice Guido Barroero, coordinatore degli anarchici genovesi, "anche dalla Sardegna e dalla Sicilia". Ma è ovvio che il grosso viene dal nord. La Digos sequestra qualche asta da bandiera un po' troppo grossa e delle aste di legno per gli striscioni.
Fa caldo, il sole batte per tutti, anarchici e poliziotti. E capita di trovarli insieme al banco di un baretto in via Gramsci in preda alla stessa sete. "E' giusto che manifestino, è la democrazia, nessuno di noi si sognerebbe di impedirlo", dice a sorpresa un graduato della polizia. "Il problema è che noi dovremmo essere più vicini a questi ragazzi. E poi non lo sanno? Il 90 per cento di noialtri in divisa viene da posti e da esperienze che non sono mica tanto diverse, sa? Io ai miei superiori l'ho detto: al G8 non presidiamo la zona rossa. Se vogliono manifestare, che lo facciano. Tanto Bush si porta dietro i marines, mi sembra che sia protetto abbastanza, no?". Alle 16,30 il corteo può partire. In testa i Cavalieri del nulla: "Padroni di niente, servi di nessuno, all'arrembaggio del futuro", c'è scritto sullo striscione. Il corteo percorre via Gramsci tra due ali di poliziotti, mentre chi ancora non ha abbassato la saracinesca del negozio si affretta a farlo. Ma tutto si conclude senza incidenti.