La Repubblica 6 luglio 2001 I sindaci in campo "Più risorse ai poveri" Appello delle grandi città ai leader mondiali DONATELLA ALFONSO GENOVA - Il governo della globalizzazione deve vedere le grandi città del mondo impegnate in prima persona: è quanto pensano i sindaci delle città metropolitane che immaginano un Forum mondiale delle città per una globalizzazione sostenibile, che sia interlocutore sia del'Onu e dei governi, così come delle organizzazioni non governative. Ma nel "Documento di Genova" dei sindaci, approvato ieri mattina durante un incontro a palazzo Tursi, nel cuore della famosa zona rossa, si propone anche di allargare il G8 a rappresentanti dell'Africa e dell'America latina (dando così vita a un G10) per dare voce ai due continenti dei cui problemi più si deve parlare, ma che non vengono rappresentati nel consesso attuale. Se questo fosse stato reso possibile già nel prossimo vertice di Genova - sostengono i sindaci metropolitani - si sarebbero meglio affrontate le discussioni e anche le contestazioni. Il documento sollecita anche di incrementare le risorse destinate allo sviluppo dei paesi deboli. La cifra indicata a questo scopo è lo 0,7% del Pil. Il documento, ha chiarito il sindaco di Genova Giuseppe Perìcu, che ha convocato la riunione come presidente in carica del coordinamento delle città metropolitane, sarà consegnato a Berlusconi perché ne tenga conto negli incontri del G8. «Non ci siamo limitati a evidenziare i problemi e a chiedere ad altri le soluzioni - ha detto Pericu - ma abbiamo preso un impegno ad adottare comportamenti idonei». «Sono le città le prime ad avere la possibilità e il dovere di assumere questi comportamenti - ha ricordato Walter Veltroni, sindaco di Roma - Le grandi metropoli si confrontano per prime con i problemi del disagio, dell'immigrazione e percepiscono in una fase iniziale l'importanza delle culture e delle presenze locali nel mondo globalizzato». E sempre dalle città metropolitane italiane parte l'invito a tutte le città del mondo a unirsi all'appello per la ratifica degli accordi di Kyoto, la cui applicazione viene sollecitata a tutti i governi e agli organismi comunitari: un raccolta di firme che ha già ottenuto numerose adesioni da tutto il mondo, ricorda il sindaco di Venezia Paolo Costa, in particolare quelle delle città che sorgono sulle coste, che più hanno presenti i pericoli cui vanno incontro per la mancata riduzione dei gas serra. Alla riunione di Genova erano presenti anche i sindaci di Torino, Sergio Chiamparino, di Milano Gabriele Albertini, che ha lasciato in anticipo la riunione, ma che ha parlato di buon clima generale, il bolognese Guazzaloca, il fiorentino Domenici (anche in qualità di presidente Anci), il barese Di Cagno e l'assessore Costanzo di Catania. Albertini ha fatto anche alcune osservazioni su Genova e sulla sua funzionalità rispetto all'organizzazione del vertice del G8: «E' una città bella ma poco funzionale - ha spiegato - Non ci sono gli spazi di manovra necessari per grandi manifestazioni». Secondo il sindaco di Milano il governo sta battendo la strada giusta, tentando un dialogo con i contestatori. Il documento dei sindaci è stato sottoscritto anche da Upi, Uncem, Lega delle Autonomie e Aiccre. |