Corriere della sera 10 luglio 2001 La suora al ministro: fate decidere anche i poveri MILANO - «Signor Ministro, ormai da anni ho scelto la via della nonviolenza». Incomincia così, la lettera mandata da suor Patrizia Pasini al ministro degli Esteri Renato Ruggiero, che nei giorni scorsi le aveva scritto una lettera aperta, pubblicata sul Corriere, per replicare a una intervista della religiosa, missionaria della Consolata, che insieme alle sue consorelle parteciperà alla veglia dei religiosi durante il G8. Alle parole di Ruggiero («lobiettivo della lotta contro i mali del mondo non può essere la globalizzazione»), la religiosa replica così: «Noi missionari e missionarie, vivendo e lavorando nel sud del mondo, consideriamo la globalizzazione prodotta da questo sistema economico e politico ingiusta e iniqua, perché è a vantaggio di pochi e a svantaggio di molti». «Fermamente crediamo - prosegue la religiosa - che la cancellazione totale del debito estero, anche quello nei confronti della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale (...) sia la piattaforma su cui è possibile pianificare un vero e giusto sviluppo economico (...). Noi non vogliamo lottare contro, ma aprire dialoghi, opportunità serie, vere, concrete, a scadenza breve, abbiamo paura delle promesse effimere troppe volte sentite nei summit dei grandi». «Non è sufficiente - conclude suor Pasini - la presenza di alcuni rappresentanti dei paesi impoveriti e del segretario delle Nazioni Unite alla riunione dei G8; questi paesi devono avere parte attiva nel prendere le decisioni che determinano il loro futuro». |