La Repubblica 7 luglio 2001

Avvocati in strada a Genova
"Soccorso rosso" antiGlobal

Un esercito di "toghe" potrebbe assistere i contestatori nei giorni del summit
IL CASO


MILANO - Un esercito di avvocati in pettorina rossa schierato nei punti più caldi delle manifestazioni per garantire il rispetto della legalità. È questa l'ultima proposta lanciata dagli anti G8 (e già raccolta da molti professionisti) per i giorni del vertice. Dopo una lunga serie di riunioni e contatti ufficiali, alla fine, i rappresentanti del Genoa Social Forum sono riusciti ad ottenere l'adesione alle loro iniziative di più di un centinaio di avvocati (ma il numero sarebbe destinato a salire). Ieri sera in una riunione che si è tenuta a Genova (erano presenti professionisti da tutta Italia) sono stati messi a punto tutti i dettagli dell'operazione. Alla quale parteciperanno anche associazioni di difensori francesi, tedeschi e inglesi.
Gli avvocati potranno decidere che tipo di contributo dare alle manifestazioni. Potranno, ad esempio, scegliere di appostarsi vicino alle frontiere per intervenire immediatamente in caso di blocchi. Oppure potranno dare la loro disponibilità per difendere in tempo reale i manifestanti arrestati: «I professionisti genovesi - dicono dal Gsf - potranno lavorare da casa o in studio mentre i non genovesi troveranno ospitalità presso la sede ligure di Legambiente». Ma l'attività alla quale gli anti G8 tengono di più è quella degli «osservatori». Ovvero: professionisti in prima linea nei luoghi in cui la tensione sarà più alta. L'appello, in questo caso, è rivolto anche ai giornalisti e ai parlamentari. «Avranno un funzione deterrente nell'immediato e durante eventuali azioni illegittime delle forze dell'ordine avranno la possibilità di farsi riconoscere e cercare di fermare gli abusi».
Della partecipazione degli avvocati alle manifestazioni di Genova si parlava già da qualche tempo. A Milano, alcuni professionisti, da un paio di settimane, hanno cominciato a tenere incontri pubblici nei centri sociali, nel corso dei quali spiegano ai ragazzi quali sono i loro diritti in caso di arresto e qual è il comportamento migliore da tenere con la polizia. A proposito, sul sito del Genoa Social Forum (www.genoag8.org), si può trovare un «vademecum dei manifestanti» scritto con l'assistenza tecnica dei legali vicini all'associazione. Tra i consigli, quello «di non parlare di con gli agenti di polizia», e di comunicare «il più possibile con i cittadini».
(ma.me.)