Da "Umanità Nova" n.23 del 24 giugno 2001 Verso il G8Annullare il G8? Ormai le voci in merito si rincorrono incessantemente. Mentre Berlusconi annuncia che i responsabili di eventuali incidenti sono sicuramente i suoi predecessori, insistendo sulla scelta "infelice" della città di Genova, sempre più frequenti sono le veline giornalistiche che alludono ad un possibile svolgimento del summit su di una portaerei. Non avevamo dubbi sulla loro volontà di starci il più possibile al largo. * CHIUSE LE FRONTIERE. Niente di più facile: al momento non ci sono ancora atti o dichiarazioni ufficiali, ma da una riunione del sindacato di polizia SAP, tenutosi in data di giovedì 14 giugno 2001, a Ventimiglia, è emerso l'intento del governo Italiano e delle forze armate di polizia di chiedere alla Francia (in futuro questa richiesta potrà estendersi a tutti gli stati confinanti) la restituzione del favore del novembre scorso, quando la polizia italiana si prodigò nel trattenere oltre confine alcuni convogli che si stavano dirigendo a Nizza. È presumibile, quindi, che durante i giorni del G8 verrà sospeso il trattato di Schengen sulla libera circolazione in Europa e che verranno ripristinati i controlli di frontiera. Questo potrebbe voler dire: 1. Che verrà impedito l'acceso dei manifestanti oltre confine, bloccando treni ed autobus ancora prima che giungano alle rispettive frontiere, magari in zone disabitate e quindi più facilmente controllabili. 2. Che non verrà impedito l'accesso in Italia, ma fortemente rallentato, estenuando così gli animi dei focosi manifestanti. In piccolo, questo è già successo per la manifestazione anarchica di Genova, dove tutti gli autobus sono stati fermati, rallentati, perquisiti e poi rilasciati. 3. Che anche i gruppi provenienti dal suolo italico verranno ampiamente disincentivati ad andare a Genova: fermi preventivi, blocchi ferroviari, controlli autostradali ecc. La tecnica del rallentamento, di fatto, consente al Potere di raggiungere l'obiettivo (impedire di manifestare), senza intaccare la legittimità "costituzionale" della libera espressione di pensiero e parola. * La città di Savona, sempre da quanto è emerso dalla riunione del SAP e da quanto riportato dai mezzi stampa, costituirà una frontiera interna: alle forze dell'ordine colà residenti è stato espressamente richiesto di non muoversi ed inoltre è stato domandato al governo centrale un rafforzamento in termini di mezzi e di uomini/donne armati. * Sono stati istituiti 16 varchi di ingresso della "zona rossa" della larghezza di 5 metri (accessibili quindi soltanto alle due ed alle quattro ruote) e ipercontrollati da militari e forze dell'ordine. Gli altri ingressi saranno completamente chiusi da protezioni new jersey e da altre protezioni a prova di sfondamento. Quelli che avranno i pass della zona rossa saranno accuratamente radiografati. * Dal 16 luglio spariranno tutti i cassonetti, le campane ed i cestini porta rifiuti dalla zona rossa: l'AMIU raccoglierà la spazzatura passando casa per casa. A cura di Pietro Stara. |