Poesie

Mio fratello aviatore
Col Parabello In Spalla
La complainte du partisan
Tu non sai le colline
Gabriel Péri

Mio fratello aviatore

Avevo un fratello aviatore. Un giorno, la cartolina. Fece i bagagli, e via lungo la rotta del sud,

Mio fratello è un conquistatore, Il popolo nostro ha bisogno di spazio. E prendersi terre e terre, da noi, è un vecchio sogno.

E lo spazio che s'è conquistato sta sulla Sierra di Guadarrama di lunghezza un metro e ottanta uno e cinquanta di profondità.

Da Canzoni per bambini
Bertolt Brecht
Einaudi

Col Parabello In Spalla

Col parabello in spalla
Caricato a palla
Sempre ben armato
Paura non ho
Quando avrò vinto
Quando Avrò Vinto

Col parabello in spalla
Caricato a palla
Sempre ben armato
Paura non ho
Quando avrò vinto
Ritornerò

E allora il capobanda
Giunto alla pattuglia
Sempre ben armato
Mi vuol salutare
E poi mi disse
E poi mi disse

E allora il capobanda
Giunto alla pattuglia
Sempre ben armato
Mi vuol salutare
E poi mi disse
I fascisti son là

E a colpi disperati
Mezzo massacrati
Dalle bombe scippe
I fascisti sparivan
Gridando i ribelli
Gridando i ribelli

E a colpi disperati
Mezzo massacrati
Dalle bombe scippe
I fascisti sparivan
Gridando i ribelli
Abbiate pietà

La complainte du partisan

I tedeschi erano a casa mia
dice; rassegnati!
Ma non ce l'ho fatta
e ho preso il fucile

Un vecchio in un solaio
ci ha nascosto per una notte.
I tedeschi l'hanno preso
è morto senza sofferenza

Nessuno mi ha chiesto
da dove vengo e dove vado.
E voi lo sapete
cancellate il mio passaggio

Ancora ieri eravamo in tre
resto solo io.
E giro in tondo
nelle prigioni delle frontiere

Il vento passa sulle tombe,
la libertà ritornerà.
Ci si dimenticherà di noi
e rientreremo nell'ombra.

Dal cd Materiale Resistente

Tu non sai le colline

Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l'arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e mori
sotto il muro, tacendo,
Ora è un cencio di sangue
e il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

9 settembre 1945
Cesare Pavese
Einaudi

Gabriel Péri

Un uomo è morto e aveva a sua difesa
Solo le braccia che apriva alla vita
Un uomo è morto e aveva per sua via
Solo quella dove s'odiano i fucili
Un uomo è morto e continua la lotta
Contro morte contro silenzio

Perché tutto quel che volle
Anche noi l'abbiamo voluto
Noi lo vogliamo oggi
Che la gioia sia luce nel fondo
Degli occhi nel fondo del cuore
E la giustizia sul mondo

Ci sono parole che fan vivere
E sono parole innocenti
La parola calore la parola fiducia
Giustizia amore e la parola libertà
La parola figlio e la parola gentilezza
Certi nomi di fiori certi nomi di frutti

La parola coraggio? la parola scoprire
E la parola fratello e la parola compagno
E certi nomi di luoghi e paesi
E certi nomi di donne e d'amici
E con questi Péri

Péri è morto per quel che ci fa vivere
E diamogli del tu gli hanno spezzato il petto
Ma grazie a lui ci conosciamo meglio
E diamoci del tu la sua speranza è viva.