Nuove gravi dall’occupazione del Plaza Hostel di Torino

 

Martedì mattina si è riunito in gran segreto il consiglio d’amministrazione della cooperativa a-sociale Valdocco, deliberando dopo ben 5 ore di discussione, “la possibilità di non escludere una eventuale denuncia nei confronti degli occupanti”.

Fra le righe noi leggiamo la denuncia e il conseguente sgombero nei prossimi giorni, fra le righe perché anche se i termini sono “non escludiamo”, questo consiglio ha comportato una accesa discussione nel c.d.a. della cooperativa e portato due consiglieri della stessa a rendere pubblico il loro dissenso, tramite un comunicato che riportiamo più sotto.

 

Stiamo scrivendo un libro bianco sull’operazione che ha visto la costruzione di un’ATI (associazione temporanea d’impresa!) fra la cooperativa sociale e un IPAB inattivo da 20 anni, che porta loro ad ottenere finanziamenti pubblici (regionali) da spartire con un IPAB che in questo modo troverebbe, finalmente, i soldi per riattivarsi.

Questo quando in 20 anni un’IPAB inattivo, in gestione fallimentare nonostante continuassero ad investire soldi in bot ed azioni, tutte a vantaggio della famiglia di eredi dell’istituto, non è mai riuscito a riattivarsi.

La possibilità ora la fornisce una cooperativa sociale!

O meglio, come molti ormai sanno, troppe cooperative sociali altro non sono che Imprese a tutti gli effetti, portatrici di servizi con modalità discutibili, e soprattutto portatrici di lavoro flessibile, autosfruttamento e precarietà.

Basti pensare che questa favolosa cooperativa a-sociale pretende come quota sociale ben 5 milioni! 

 

Noi iniziamo a prepararci ad un eventuale sgombero, che sicuramente non sarà indolore sia per noi, ma soprattutto per la cooperativa e la città; noi siamo abituati a metterci in gioco, vedremo come lo saranno loro!

 

Nel frattempo chiediamo ai lavoratori del sociale, ai centri sociali, associazioni, sindacati di base ecc.. di rendere pubblico il dissenso alla decisione del consiglio di amministrazione della cooperativa e di esprimere solidarietà ai consiglieri che hanno votato contro la decisione a maggioranza del consiglio di amministrazione della cooperativa Valdocco, in quanto la loro posizione, l’unica pubblica, li rende facilmente attaccabili all’interno della stesssa.

Ricordiamo ancora che questa occupazione nasce con scopi prevalentemente abitativi, di emergenza per senza tetto e sfrattati, per studenti fuori sede e giovani in genere.

Tra l'altro la cooperativa "vanta" servizi territoriali per senza fissa dimora!, non c'è male, chi ha realmente il bisogno di un tetto o si sottomette a pratiche assistenziali ed esclusive o viene nuovamente buttato in mezzo ad una strada.

Complimenti a questo splendido consiglio di amministrazione.

Alcuni attestati stanno arrivando in questi giorni, e portano oltre alla firma la condizione e il luogo di lavoro, per rendere più forte la solidarietà.

Vanno indirizzati contemporaneamente a più indirizzi per rendere visibile la solidarietà e non permettere di nasconderla:

nuova.socialità@valdocco.it

c.favero@tiscalinet.it

b18@ecn.org

 

Per quanto riguarda noi le risposte non si faranno sicuramente attendere, siamo ancora freschi di Zurigo (sabato 27.2) e siamo stufi della prepotenza di molte “cooperative sociali”, che di sociale non hanno nulla e di pessime condizioni di lavoro sono piene.

Chiediamo a tutti la massima attenzione per il momento.

 

a presto nuove

Baci libertari

 

MOVIMENTO PER IL DIRITTO ALLA CASA TORINO

LABORATORIO METROPOLITANO PLAZA HOSTEL

 

 

Di seguito il comunicato dei consiglieri:

 

Il consiglio di amministrazione della cooperativa animazione valdocco ha deciso di non escludere una eventuale denuncia nei confronti degli occupanti di corso Racconigi per cui okkio.

Coppola Volfango e Carlo Favero hanno votato contro questa soluzione. non pensiamo che le occupazioni si risolvano con l’ordine pubblico.

Pensiamo che ci possano essere soluzioni che prevedano una trattativa.

Siamo convinti che ci siano altre strade pur nella certezza che da parte degli occupanti non vi sia la totale ragione in merito all’occupazione

 

Carlo Favero