Dopo l'alluvione
Apriamo una nuova vertenza sulla casa
Siamo un gruppo di sfrattati, di precari, giovani, ragazze madri, immigrati alla ricerca di una casa. Abbiamo deciso di occupare uno stabile abbandonato da almeno dieci anni per risolvere concretamente il nostro problema di avere un tetto sotto il quale abitare, vivere, costruire i nostri desideri, iniziare a progettare un futuro.
Non siamo egoisti: sappiamo che il nostro problema è comune a molti giovani, immigrati, precari, ovvero a tutti coloro che oggi non possono permettersi un mutuo per comperare una casa o la cauzione e le "referenze" per firmare un contratto d'affitto. Alcuni di noi sono sfrattati per morosità, come la maggioranza degli sfrattati di questa città, una città dove l'affitto sta diventando un lusso per chi ha almeno due redditi in famiglia o la sicurezza di un posto fisso. Non vogliamo risolvere solo un nostro problema immediato, ma aprire una nuova strada per risolvere il problema di chi come noi subisce il peso di non possedere soldi sufficienti per permettersi un'abitazione.
Sappiamo che a Torino l'emergenza abitativa non è superata. Anzi, con l'alluvione si è acuita.Malgrado la proroga degli sfratti fino al 31 marzo, migliaia e migliaia di famiglie e persone rischiano di ritrovarsi in primavera per strada, andando ad unirsi a quell'esercito di persone che sono già costrette a farsi ospitare da parenti o amici, in albergo o -addirittura- a vivere per strada. Rispetto a questa situazione sempre più drammatica, la politica del Governo, del Comune e degli altri enti pubblici è stata quella dello struzzo. Hanno costruito dormitori, ma non case"!
Non è uno slogan, ma la realtà di un Piano Regolatore come quello della città di Torino che prevede ingenti spese miliardarie per rivalorizzare il patrimonio fondiario delle aree di proprietà della Fiat e dell'Iri, ma neanche uno spicciolo per sviluppare l'edilizia pubblica e popolare. Il PRG di Torino è in tal senso una vera vergogna, laddove prevede migliaia e migliaia di metri cubi solo per l'edilizia convenzionata e residenziale!! E mentre i nostri amministratori fanno fare lucrosi affari sulla rendita a piccoli e grandi padroni, un numero considerevole di locali rimane abbandonato e sfitto, perché in attesa di una prossima speculativa rivalorizzazione (grazie al PRG o ai finanziamenti comunali per la ristrutturazione) da parte di privati, ma soprattutto di enti che si dicono "benefici" e che di benefico hanno solo l'insegna con cui nascondono la propria pirateria. Parliamo di quelle migliaia di alloggi di proprietà o in gestione a fantomatici enti religiosi o benefici, che non sono in uso, ma la cui esistenza può già solo giustificare svariati e pelosi "finanziamenti pubblici" alla filantropica presenza di questi enti…inutili. Crediamo che sia scandaloso che in una metropoli popolare come Torino esistano questi enormi spazi abbandonati, lasciati in mano a queste entità pubbliche o private il cui solo scopo è succhiare soldi pubblici per mantenere in vita la propria entità parassitaria. Pensiamo che questi spazi vadano requisiti ed assegnati a chi ne ha veramente bisogno, vadano dati a chi li può utilizzare come case e come luoghi di vita e d'incontro.
Anche per questo abbiamo occupato in c.so Racconigi.Perché è uno spazio inutilizzato da anni. Perché può essere ristrutturato per dare una casa a decine di famiglie bisognose, di immigrati, di giovani studenti, di lavoratori precari.
Abbiamo occupato perché spazi cosi enormi possono essere utilizzati anche come luoghi di solidarietà ed accoglienza a chi ne ha bisogno, perché possono esistere come luoghi di comunità e sperimentazione di un modo di vivere diverso, meno egoistico e più solidale; perché, anche a partire dal modo di vivere col proprio vicino, con chi è diverso da noi, sviluppando elementi di comunicazione/condivisione, si può ben sperare di costruire una società diversa, fondata sulla tolleranza e l'accettazione delle diversità.
Occupanti del Laboratorio Metropolitano PLAZA HOSTEL