IN CORSO BRUNNELLESCHI
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C'E' UN LAGER DI
STATO
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Avete mai pensato a cosa voglia dire essere immigrato in un paese di cui si conoscono poco gli usi, i costumi e la lingua?
CHI E' UNO STRANIERO, UN MIGRANTE?
E' innanzitutto una persona che per fuggire a guerre e miseria approda nella grande, potente e ricca "Europa Unita", alla ricerca di pace e una vita migliore di quella già vissuta. Dunque è una persona che cerca casa, lavoro, rapporti umani, esattamente come tutti noi; una persona che come noi vuole solo vivere dignitosamente, ma a cui le leggi discriminatorie di questo "bel paese" impediscono anche solo di immaginare il senso di questa parola. E' una persona che se ha avuto la fortuna di ottenere un permesso di soggiorno, rischia di perderlo al suo scadere se non ha trovato casa e lavoro. Ma un immigrato se non ha il permesso di soggiorno difficilmente trova casa e lavoro. Così precipita facilmente nella condizione di clandestino, costretto ai peggiori ricatti da padroni di casa e di lavoro senza scrupoli, esposto alle pressioni della malavita organizzata, sempre pronta a arruolare nuova manovalanza a basso costo. Essere clandestino vuol dire essere senza diritti (senza assistenza sanitaria, senza assistenza sociale), vuol dire essere facilmente braccato dalla polizia per essere espulso e rimandato nel paese da cui era scappato, a volte sacrificando tutti i risparmi di una vita per un viaggio pericoloso e senza ritorno. Una persona immigrata se viene trovata senza documenti (un reato amministrativo che per i cittadini europei non comporta la reclusione) in virtù della legge n.ro 40/'98 (legge Turco-Napolitano) viene reclusa in appositi "centri di permanenza temporanea e di assistenza" (a Torino sito in corso Brunelleschi) per un periodo di venti giorni prorogabili a trenta (ma molte volte i poliziotti fanno carte false e prolungano ulteriormente la "permanenza"). Questo periodo dovrebbe servire alla questura per identificare il paese di origine del recluso per poi procedere all'espulsione.
CHE COSA E' UN
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"CENTRO DI PERMANENZA TEMPORANEA
E DI ASSISTENZA"?
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UN VERO E PROPRIO
LAGER!!
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E ' un lager perché è costruito con gli stessi criteri con cui Hitler e Stalin costruirono i loro tristemente noti campi di segregazione. E' un lager perché le persone sono costrette a viverci rinchiuse in container collocati all'interno di gabbie circondate a loro volta da mura di cinta e filo spinato. Qui le persone sono separate per etnia e divise negli affetti (uomini da una parte, donne dall'altra): Le persone sono spogliate dei loro abiti e dei loro effetti personali per essere rivestite con "divise" da galeotto. Le persone sono quindi soggette a una spersonalizzazione sistematica, avvallata dalla Croce Rossa Militare che gestisce questi campi di prigionia con la scusa di fornire un'assistenza sanitaria, ma che spesso come unico farmaco lascia agitare il manganello. Partendo dai presupposti che "tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti" (art.1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948) e che "nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato" (art.9 della DUDU, 1948) ci domandiamo se è questa la civile Europa di cui tanto si parla.
Queste carceri sono per noi una vergogna e un insulto all'umanità. Chiediamo che vengano chiuse immediatamente e rase al suolo.
Contro ogni restrizione delle libertà individuali
Contro la politica della paura delle differenze
Per la chiusura di C.so Brunelleschi e di tutti i lager per gli immigrati
Centro sociale Gabrio