LA STAMPA
Fip via s.Ottavio 28 . 1 Marzo 2000 . Torino . Www.la busiarda.it
Rapiti quattro squatter da uomini mascherati
Obbligati a rapporti contro natura, molestati da giudici e sbirri
La repressione alza il tiro. Neanche un mese è passato dalle cariche brutali della polizia il giorno della sentenza contro Silvano Pellissero e di nuovo gli inquirenti affondano un altro colpo. Lunedì 28 febbraio alle 6.30 della mattina vi è stata l’irruzione di uomini mascherati e armati in tre squat torinesi e in alcune case private. Il PM Dodero ha imbastito un’inchiesta per rapina aggravata, accusando sei ragazzi di aver strappato la telecamera a due giornalisti di Retesette che filmarono l’Asilo occupato assediato dopo i disordini del 31 gennaio. Le perquisizioni si svolgono nella più assoluta mancanza di rispetto delle loro stesse leggi. I ragazzi sono chiusi in una stanza mentre la polizia circola liberamente senza testimoni. Cercano una telecamera che non troveranno. Alla faccia della presunta extraterritorialità di cui godrebbero centri sociali e squat (così lamentava nell’arringa contro Silvano il PM Tatangelo: i posti occupati sono un porto franco dove si nascondono refurtiva e criminali senza che la polizia possa intervenire..). L’aria è pesante a torino, il progetto di farla finita con le esperienze di autogestione e di critica radicale è sempre più evidente. Criminalizzazione generalizzata, nel tentativo di isolare le occupazioni e di presentarle alla gente come un problema di ordine pubblico da gestire con celerini e giudici costringendoci negli abiti stretti dell’antagonista. I mass-media svolgono un ruolo fondamentale riportando fedelmente le veline della questura, costruendo intorno agli squatter un clima di violenza e odio che spiana la strada agli sbirri. I sassi al palagiustizia (durante il corteo dopo la morte di Edoardo Massari, ndr), dove un danneggiamento diventa devastazione. Silvano, senza prove, è condannato a sei anni e dieci mesi. Patrizia Cadeddu viene condannata a milano, identificata al 97,83% da un video taroccato e riconosciuto solo dalla polizia. A roma un delirante PM, Marini, s’inventa una banda armata composta da gente che neanche si conosce e chiede pene da ergastolo pur non portando uno straccio di prova. Nel canadese si processano tre persone scelte a caso accusandoli di percosse contro il “giornalista” Genco. L’allontanamento di giornalisti e fotografi è diventata una prassi alle nostre iniziative; ci vogliamo fuori dallo spettacolo di chi consegna regolarmente immagini e informazioni alla polizia a suo uso e consumo.Anche la mattina del 31 gennaio (dopo la sentenza Pellissero) i cineoperatori sono stati allontanati e, contrariamente a ciò che raccontano i giornali, non gli è stato torto un capello. Siamo in periodo elettorale, tra due mesi sarà esposta la sindone e partiranno i cantieri per le olimpiadi del 2006, questo è il motivo di tanto accanimento contro le case occupate: sgomberare il campo da chi, con la sua semplice esistenza turba un potere sempre più totalitario, una democrazia che fa della violenza e dell’annichilimento della libertà e della dignità il pilastro della sua esistenza.
Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la libertà a solidarizzare con Mauro, Andrea, Pepè e Marco detenuti alle Vallette, in isolamento, e a sostenere Valerio e Cristian ricercati dagli sbirri.
Barocchio occupato- Asilo occupato- Rosalia occupata- Prinz Eugen occupato- Cascina occupata- Bligny 18- Csa Gabrio- - Csa Murazzi- Csa Askatasuna- Zone di Conflitto- El Paso-Individualità dell’assemblea pubblica del 28/02/2000