UNA NUOVA SERIE DI BALKAN
CESSA LA RIVISTA CARTACEA, NASCE QUELLA PER INTERNET


settembre 2000, redazione di Balkan

 

Con questo numero Balkan cessa di essere pubblicato come rivista cartacea. A partire da marzo 2001 Balkan diventa una rivista distribuita gratuitamente su Internet (via posta elettronica e/o disponibile su web), come supplemento alla mailing list "Notizie Est".

Giunti al quarto numero effettivo, e dopo più di un anno da quando abbiamo iniziato questa pubblicazione, un bilancio da parte del gruppo redazionale era obbligatorio.
Balkan è una rivista finanziariamente in deficit: con meno di cinquanta abbonati e 70-100 copie aggiuntive vendute "in modo militante" o in libreria non riusciamo a coprire neppure i "costi vivi". Comunque, pur essendo un problema non marginale, questo non è sicuramente il dato centrale.
Il punto decisivo è che Balkan è nato lo scorso anno da un progetto di un collettivo politico, sorto all'inizio del '99 come "Comitato di solidarietà con il Kosova" e poi divenuto "Centro di Iniziativa Politica sui Balcani". Balkan era lo strumento principale di cui ci eravamo dotati per riuscire a fare delle brecce nella sinistra italiana sui vari nodi politici posti dalle vicende balcaniche, con posizioni di partenza riassunte nella piattaforma che abbiamo invariabilmente pubblicato nella seconda di copertina di Balkan.
Dobbiamo purtroppo ammettere che il nostro obiettivo era in certa misura troppo ambizioso. Le disponibilità esterne a collaborare con Balkan sono state preziose, ma limitatissime. L'eco che abbiamo riscontrato nei "luoghi di aggregazione e di riflessione" classici della sinistra è stato limitato anch'esso.
Nonostante questo ci sembra tuttavia che un' "area d'attenzione" ­ potenziale o che abbiamo avuto modo di verificare direttamente - sulle questioni politiche balcaniche in Italia esiste. In più siamo fermamente convinti che per la sinistra italiana avere una posizione sulle complesse vicende balcaniche non sia un lusso, da lasciare volta a volta a qualche cosiddetto specialista. Per questo, anche se non è possibile per ora continuare il vecchio progetto di questa rivista, pensiamo che continuare ad offrire comunque una serie di riflessioni ed approfondimenti sia importante. Per questo Balkan continuerà in "versione Internet" con caratteristiche, cadenze e modalità di abbonamento che presto comunicheremo ai nostri lettori.

Invitiamo tutti i nostri abbonati e i nostri lettori che non dispongono di un collegamento Internet di comunicarci (scrivendo a Ilario Salucci, Casella Postale, 25133 Mompiano, Brescia, oppure utilizzando la posta elettronica di un conoscente, scrivendo a balkan@ecn.org) quanto prima il loro indirizzo: provvederemo a spedir loro in una versione cartacea grezza i nuovi numeri della rivista.

Per chiudere questa serie di Balkan, offriamo ai lettori un numero che è quasi doppio rispetto a quelli che l'hanno preceduto. Il corposo dossier sulle vicende serbe non poteva mancare, e sul Kosova in parte manteniamo le promesse fatte nello scorso numero, in parte forniamo aggiornamenti sulla situazione. Oltre a questo gli argomenti affrontati sono molto vari e spaziano dalla Macedonia alla Bosnia, da come i fumetti italiani "vedono" i Balcani al surrealismo jugoslavo, dalla rievocazione di Rakovsky a una polemica con "Il Manifesto" e ad un ritorno sulla questione "Trotsky e i Balcani".

La nostra speranza è che anche questo numero di Balkan offra ai lettori spunti di riflessione e di approfondimento stimolanti.