La banlieue non è uno spazio escluso, l'interstizio tra due ordini, ma ciò che sta sui bordi nell'attesa di un repentino mutamento, pronto a farsi integrare dalla centralità del governo simbolico. La banlieue è spazio, non territorio, ma è anche temporalità profetica, di un tempo a venire, pieno di senso. O forse più che uno spazio la banlieue è un regime: regime del tempo, della produzione, delle relazioni sociali e dell'immaginario. |
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Banlieues non ha per ora una periodicità: esce quando c'è molto da dire e nessuno lo fa. No copyright |
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