forza
nuova, tribunali e razzismo di stato
Domani, giornata di mobilitazione antirazzista, contro i lager
etnci, la legge Bossi-Fini e Turco-Napolitano vorremo aggiungere
la ricchezza del discorso antifascista.
Proprio in questa settimana si e' concluso il processo per
la manifestazione del 13 maggio, quel giorno gli antifascisti
e le antifasciste della citta' vollero praticare dal basso il
rifiuto e l'opposizione alla presenza della peggior feccia fascista
e razzista d'Europa che con il permesso delle istituzioni locali
voleva organizzare una conferenza; promotori di questa iniziativa
il fascista Fiore e i suoi scagnozzi di Forza Nuova.
Nel
praticare il diritto a resistere e ad autorganizzarsi contro
questo evento tutti gli antifascisti dovettero scontrarsi con
i divieti prima e con tutto l'armamentario repressivo delle
forze dell'ordine poi.
La polizia gassando e rovesciando la brutalita' di cui e' capace
contro il corteo si schiero' di fatto a difesa dell'elite delle
squadracce nere d'Europa.
Da questi eventi si mostra chiaro come l'attivita' dei fascisti
sia del tutto interna e funzionale al mantenimento di questo
sistema che pone come suo fondamento la divisione raziale e
di genere della forza-lavoro; non per altro ancora oggi dei
luoghi di internamento vengono utilizzati per controllare, bloccare
e distruggere la liberta' di movimento di milioni di persone,
ancora oggi dopo le atrocita' nazi-fasciste i lager assolvono
a pieno regime il loro compito, qui a Bologna, in Italia, in
Europa e in perfetto stile neocolonialista tra poco anche nelle
terre d'Africa.
Oltre ai lager di stato c'e' anche lo stigma istituzionalizzato
e fatto legge dell'altro, del clandestino, che in quanto tale
non deve godere, per i legislatori al governo ieri e oggi, dei
più basilari diritti umani, il clandestino e' una non-persona,
non ha diritto alla casa, alla dignita' e a un futuro desiderabile,
esso e' mera forza-lavoro e come tale va trattata nel campo
di lavoro a cielo aperto che si chiama Italia.
La chiara e inquietante continuita' tra le figure della repressione
e del controllo dei lavoratori tra il regime fascista e la democrazia
occidentale non passa quindi solo nell'impunita' di cui godono
certi soggetti quali Fiore e Borghezio, o nella liberta' di
un ministro al governo di dichiarare che contro le navi in viaggio,
cariche di uomini e donne, verso le coste europee bisogna usare
i cannoni, no! c'e' qualcosa di piu' stringente che potremmo
definire strutturale.
Per questo non ci stupisce che la verita' descritta dalla sentenza
del tribunale sui fatti del 13 maggio, sia una verita' determinata
ad intimidire, reprimere e dividere tutti quelli che a questo
sistema razzista produttore di atroci ingiustizie, morte e miseria
hanno scelto di opporsi in prima persona praticando la solidarieta'
attiva al fianco dei migranti e dei precari, preferendo agire
la giustizia sociale e antifascista che stare ad aspettare il
definitivo consolidamento dell'incubo globale.
Siamo parte del mondo in rivolta, al lavoro per costruire l'altro
mondo possibile, sempre al fianco dei migranti, precari e dei
popoli in lotta, siamo antifascisti e anche questa volta la
repressione non ci ha intimidito.
ANTIFA.BO
25 settembre
tutti e tutte al lager di via Mattei concentramento stazione
roveri ore 12
spezzone autorganizzato e senza frontiere al corteo ore 15 in
piazza xx settembre |