3 arresti a torino per il presidio antifascista a palazzo nuovo
Oggi 14 giugno 2007, verso le 7 del mattino, tre compagni del Network
Antagonista Torinese sono stati raggiunti da notifica di arresti
domiciliari. Dopo la perquisizione delle rispettive abitazioni, per
volere del pm Tatangelo, sono stati portati in questura. I reati
contestati (minacce, resistenza, aggressione e lesioni in concorso con
le aggravanti) sono inerenti alla giornata del 14 maggio 2007, quando
un folto gruppo di studenti e studentesse antifascist* ha impedito che
il FUAN (organizzazione universitaria neofascista) volantinasse
nell'atrio di Palazzo Nuovo, subendo due cariche violente della
polizia, come sempre schierata a difesa dei fascisti.
Oggi si apre un ulteriore capitolo riguardo a una brutta storia
cominciata con il Rettore Pelizzetti che si è erto a difensore dei
fascisti, proseguita con i militanti del FUAN che alle 7 del mattino
del 14 maggio sgattaiolavano come topi, scavalcando i cancelli,
all'interno dell'università, luogo altrimenti a loro inagibile, e
terminata, nonostante le cariche, con la cacciata dei fascisti da
parte degli studenti.
Per l'ennesima volta tre nostri compagni, e quindi noi tutti, siamo
accusati di antifascismo, accusa troppo spesso ricorrente negli ultimi
anni. Per conto nostro, rivendichiamo come sempre la pratica di un
antifascismo militante, che certo mai verrà scalfita dalla repressione
in atto. Rivendichiamo, quindi, l'aver cercato nella giornata del 14
maggio la contrapposizione con le forze dell'ordine, illegittimamente
presenti all'interno dell'università in assetto antisommossa, in
coerenza con quello che è da sempre uno dei nostri obiettivi, ovvero
quello di impedire, fisicamente e politicamente qualunque agibilità ai
neofascisti.
A chi ci accusa, in nome di una presunta democrazia, ribadiamo che
nulla può prescindere dal valore dell'antifascismo che continueremo a
perseguire. E siamo invece noi ad accusare:
- Il Rettore Pelizzetti che ha concesso ai militanti del FUAN l'ingresso a palazzo nuovo prima ancora dell'apertura dei cancelli, permettendogli di volantinare, e, in nome di una demagogica pluralità,
ha calpestato le convinzioni antifasciste radicate tra gli studenti
dell'Università di Torino. Che ha permesso la presenza della polizia
all'interno dell'Università, sottraendosi ad ogni responsabilità
rispetto alle conseguenze che tale presenza ha comportato.
- Le forze dell'ordine, che, oltre ad impedire con la loro presenza
il normale svolgimento della vita universitaria, non si sono risparmiate in battute e provocazioni razziste e omofobe, prima di caricare selvaggiamente, picchiando studenti, personale
dell'università e chiunque si trovasse nell'atrio in quel momento, dando luogo a una caccia all'uomo fino ai piani superiori e dentro le biblioteche e aule dell'ateneo.
- La magistratura, che lungi dal ristabilire la realtà dei fatti (non
che ci si potesse aspettare altro), continua ad accanirsi contro qualsiasi manifestazione di un antifascismo genuino, stilando lunghe liste di reati a carico degli antifascisti.
Per niente intimiditi, ma ancora più determinati, lanciamo da oggi una
campagna di solidarietà con i compagni denunciati sia all'università
che nella città, e ne chiediamo l'immediata liberazione.
DAVIDE, FABIO, MARCO LIBERI SUBITO!
Appuntamento ore 13:45 Palazzo Nuovo.
COLLETTIVO UNIVERSITARIO AUTONOMO - TORINO
STUDENT* ANTIFASCIST* TORINESI
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