presidio
a modena:
boicotta isrele, sostieni la palestina
Il presidio lanciato dal C.A.M. contro l'invito
di Israele come ospite
d'onore alla fiera del libro di Torino si anima attorno alle
15:30 in
Piazza Matteotti, in un centro storico militarizzato a seguito
del divieto della questura di svolgere l'iniziativa in Piazza
Mazzini.
Il porre al centro della giornata la solidarietà
incondizionata al popolo
ed alla resistenza palestinese ci ha reso forti nella contrapposizione
a
chi, imponendo un divieto, ha voluto blindare le zone limitrofe
alla
sinagoga ed alla libreria Feltrinelli, dimostrando come in città
non ci
sia solo chi si schiera a favore dei vincitori e dei potenti,
ma anche chi
fa della solidarietà con tutti gli sfruttati una scelta
di parte,
antagonista!
Ipocritamente le istituzioni torinesi, della
Repubblica Italiana, e gli
organizzatori della fiera hanno giustificato questo invito con
la presunta
neutralità della cultura e della letteratura.
Ma questa neutralità noi sappiamo benissimo
che non esiste: la letteratura
nasce e si sviluppa dal contesto sociale che la crea, e l'invito
ad Israele
è un chiaro tentativo di legittimare uno stato che da
60 anni occupa,
tortura ed uccide il popolo palestinese.
Il presidio, molto partecipato, si è
trasformato in corteo non autorizzato
intorno alle 18:30, quando, rompendo il divieto imposto, circa
una
cinquantina di persone tra attivisti e cittadini si sono incamminati
verso
la Feltrinelli, che partecipa direttamente alla kermesse torinese.
All'altezza di via Cesare Battisti un cordone di carabinieri
ha fermato il
corteo, che, a seguito di una trattativa, è riuscito
ad ottenere che un
paio
di militanti simbolicamente affiggessero alle vetrine della
libreria
l'invito al boicottaggio della fiera del libro.
Durante la giornata è stato più
volte ricordato l'appuntamento del 10 maggio a Torino, invitando
ad una partecipazione cittadina il più numerosa possibile,
per riportare con forza la causa del popolo palestinese tra
chi quotidianamente lotta per riapproriarsi della propria vita.
COLLETTIVO
AUTONOMO MODENESE |