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libertà per euskal herria!
solidarietà al popolo basco

I Paesi Baschi sono oggi al centro di un tentativo, da parte del governo Zapatero e della magistratura che fa riferimento al giudice Garzon, di completo annullamento della sinistra indipendentista basca. Arresti di massa, torture nelle carceri, l'illegalizzazione, dopo Batasuna, di tutte le altre forme organizzative datesi dal movimento per l'indipendenza e l'autodeterminazione del popolo Basco, fanno da sfondo ad un tentativo più complessivo di negare l'identità, la politica, la società basche secondo parametri funzionali alle esigenze centraliste del governo spagnolo. Anche i preparativi della campagna elettorale spagnola, con la ricandidatura di Zapatero, si giocano oggi in larga parte sulla pelle del popolo Basco: la chiusura unilaterale della trattativa tenuta dal governo spagnolo con Eta, con l'arresto di quanti vi avevano preso parte come rappresentanti delle rivendicazioni basche, le sempre più ricorrenti dichiarazioni “anti-terrorismo” promanate dal governo spagnolo... E' in questo tentativo in atto che è possibile leggere gli indici di come la magistratura ed il governo spagnoli vogliano accreditare il teorema per cui tutto ciò che si muove nel Paese Basco, sia assimilabile ad Eta.

Noi conosciamo invece una realtà fatta da uno dei più vitali e radicati movimenti di lotta sociale esistenti in Europa, che continua a rappresentare un concreto ostacolo al neo-liberismo ed alle devastazioni ambientali; un movimento capace di reggere questa nuova ondata repressiva mostrandosi determinato e di massa nel riprendersi piazze e strade negate, nel bloccare la circolazione delle merci, nel sabotare il centralismo spagnolo. Lo sciopero generale del 14 febbraio, le manifestazioni partecipatissime di dicembre e gennaio sono chiari indicatori di come l'autodeterminazione basca sia una questione non più rinviabile, segno di un conflitto radicato e radicale in cui la scelta di una parte, l'espressione della nostra solidarietà alle lotte del popolo basco, diventi urgente e necessaria.

Per questo ci sentiamo vicini, nelle lotte che quotidianamente portiamo avanti nei nostri territori, a quanti nei Paesi Baschi rivendicano indipendenza e autodeterminazione, obiettivi minimi della possibilità per il popolo basco di poter tornare a plasmare i propri territori, a garantirsene la vivibilità. Per questo aderiamo alla settimana di solidarietà con il popolo Basco lanciata da Askapena tra il 18 e il 24 febbraio. Le lotte contro la TAV, contro il controllo sociale e per la riconquista di spazi di agibilità, per il diritto all'abitare e contro le speculazioni immobiliari, sono terreni sui quali, in una dimensione internazionale, abbiamo in passato saputo intrecciare i nostri percorsi, confrontare i nostri obiettivi. Torniamo oggi a ribadire la nostra vicinanza e solidarietà in un momento in cui il movimento basco è sotto attacco, per restituire ad una dimensione internazionale una solidarietà che non va solo ad Euskal Herria, ma che riguarda inevitabilmente tutti i conflitti che nel mondo, dalla Palestina all'Iraq della Guerra Permanente, riaffermano il diritto dei popoli all'autodeterminazione.

Aderiamo, invitando alla partecipazione, al presidio lanciato per:

SABATO 23 FEBBRAIO
h.15:30 sotto il COLLEGIO DI SPAGNA
EUSKAL HERRIA ASKATU!

LABORATORIO OCCUPATO CRASH!

 

 

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