report:
presidio mobile in solidarieta' alla resistenza notav
Oggi
pomeriggio un centinaio di solidali con la resistenza notav
della Val Di Susa hanno dato vita ad un presidio mobile vicino
a Piazza Maggiore.
Con striscioni, volantini e megafono i vari gruppi e gli attivisti
presenti hanno spiegato le ragioni dell'iniziativa.
Da un militante di CRASH!: "Oggi siamo qui per solidarizzare
con tutti quelli che da anni in val di susa resistono contro
il progetto Tav e che oggi si sono trovati a confrontarsi con
un grave evento repressivo ordinato dal ministro Pisanu.
Siamo al loro fianco perche' anche noi da tempo lottiamo a Bologna
nel percorso della riqualificazione urbana dal basso, un percorso
di lotta che e' riuscito a spostare centraline elettromagnetiche
dai nostri quartieri, far ristrutturare edifici di edilizia
pubblica e sventare discariche abusive di amianto.
Nella citta' di Kofferati
abbiamo anche tentato un progetto di costruzion di socialita'
altra, represso con lo sgombero del laboratorio del precariato
metrpolitano CRASH!
Gli eventi della val di Susa chiariscono che dal basso e' possibile
opporsi alle scelte che governi, cooperative (come in questo
caso) e multinazionali vogliono imporre alle nostre esistenze,
alla nostra qualita' della vita, ai nostri territori.
Oggi e nei prossimi giorni continueremo la mobilitazione in
solidarieta' con la val di Susa no tav, una valle di conflitto
e resistenza che e' anche la nostra!".
Di seguito il volantino distribuito da CRASH!
NO ALLA SPECULAZIONE DI LUNARDI E DELLA CMC
SOLIDARIETA' ALLA VAL DI SUSA IN LOTTA
Siamo qui in solidarieta' alla val di Susa in lotta contro
il treno ad alta velocita'.
Dopo una strenua resistenza che si e' articolata per giorni
e notti intere nei siti in cui dovrebbero iniziare i lavori,
questa notte la polizia ha brutalmente caricato le persone che
stavano opponendosi alla costruzione di quest'opera dannosa
ed inutile.
Il tav servirebbe in effetti solo a garantire la circolazione
delle merci piu' che ad avvicinare le citta', infatti gia' i
progetti in questo senso parlano chiaro e il prezzo eventuale
del biglietto sarebbe di fatto improponibile per la maggior
parte della popolazione.
Inoltre l'impatto ambientale e' insostenibile in tutta Italia
e soprattutto in val di Susa dove oltre al gia' orribile raccordo
autostradale verrebbe ad esserci un ponte ferroviario aereo
che passerebbe sopra le case.
La nocivita' aumenta a dismisura se si pensa che le montagne
da trivellare sono ricche di polvere di amianto e uranio che
volerebbero per tutta la vallata.
Anche le condizioni di chi ci lavora sono pessime con persone
costrette a pagarsi il viaggio dai container in cui sono stipati
ai siti di lavoro.
La resistenza che in questi mesi si e' agita e' stata molto
variegata socialmente e lo sciopero del 25 ottobre ha visto
una manifestazione di piu' di 80.000 persone tra cui i sindaci
della vallata, le persone che abitano nei comuni interessati
e il movimento antagonista Torinese.
Ancora una volta il secco no di tutta questa gente si e' opposto
al dialogante possibilismo dei DS e al non voler sentire del
Presidente Ciampi.
Non e' quindi bastata la determinazione dei presidianti e la
giustizia della loro lotta: la mafiosa gestione della CMC (ditta
che ha in appalto i lavori) ha mandato la polizia questa notte
a spaccare le teste di decine di persone tra cui signore indifese
e valligiani pensionati e di un ragazzo che versa in cattive
condizioni.
Esprimiamo la piu' totale solidarieta' ai resistenti valsusini
e condanniamo il gesto vergognoso delle forze dell'ordine.
ORA E SEMPRE NO TAV! |