Torino: 
                  8.000 al corteo per la Palestina. La Fiera registra una significativa 
                  flessione di presenze
                da INFOAUT.ORG 
                 
                  10 maggio| Una manifestazione ampia e vivace ha attraversato 
                  oggi le vie di Torino, a suggello della campagna Free Palestine 
                  di boicottaggio della Fiera del Libro 2008 e della sua infausta 
                  scelta di dedicare l'annuale edizione della kermesse allo stato 
                  di Israele come "ospite d'onore". 
                La manifestazione di oggi, composta da delegazioni 
                  nazionali (da tutta Italia) e internazionali (Svizzera, Francia, 
                  Israele) ha mostrato in maniera molto chiara di sapere "da 
                  che parte stare": contro gli inchini ai poteri forti, con 
                  le ragioni di chi resiste al (neo)colonialismo di marca imperiale, 
                  ricordando che "non c'è nulla da celebrare" 
                  per uno stato criminale fondato sulla rimozione di un altro 
                  popolo e una pratica continua di pulizia etnica e regime istituzionalizzato 
                  di apartheid 
                L'Assemblea Free Palestine ritiene di aver 
                  raggiunto i propri obiettivi nella misura in cui ha imposto 
                  un dibattito pubblico a livello nazionale sulle ragioni del 
                  boicottaggio contro quelle della resa. A conferma di un successo 
                  annunciato dall'intensità della polemica, l'inflessione 
                  pesante nel numero delle visite, già evidente nei giorni 
                  inaugurali, pesante in questo sabato-giorno clou della kermesse. 
                Un corteo comunicativo e partecipato 
                  Il serpentone era aperto da una bandiera palestinese lunga dieci 
                  metri e larga quattro, sostenuta da una quindicina di persone. 
                  Tanti i partecipanti, un centinaio le organizzazioni che hanno 
                  aderito. Subito dopo il vessillo palestinese, uno striscione 
                  mostrava le immagini del conflitto israelo-palestinese, con 
                  scritto «Boicotta Israele, sostieni la Palestina». 
                  C'era anche una gigantografia con il rogo delle bandiere di 
                  Israele e degli Stati Uniti in piazza a Torino il 1° maggio 
                  e la frase «Israele non è un ospite d'onore». 
                Il corteo ha attraversato i quartieri popolari 
                  di San Salvario, Nizza Millefonti e Lingotto, riuscendo a comunicare 
                  le proprie ragioni con gli abitanti, nei giorni precedenti pesantemente 
                  spaventati da una campagna mediatica di isteria e terrorismo 
                  psicologico, mirante a descrivere una giornata di zone rosse, 
                  e scontri. Un'operazione non riuscita, grazie alla presenza 
                  degli abitanti del quartiere e di numerosi esercizi commerciali 
                  che hanno scelto di non aderire all'appello allarmista alla 
                  chiusura. 
                  Alcuni di loro hanno addirittura voluto esprimere dal furgone 
                  del corteo il proprio dissenso alla cappa di paura imposta da 
                  media, politici e questura. Gli abitanti del quartiere invece 
                  di farsi intimorire dall'invito a rimanere barricati nelle proprie 
                  case, hanno accolto il corteo e l'hanno rimpolpato di persone, 
                  portando a 8000 le 5000 presenze iniziali. 
                Gli interventi di lungo tutto il corteo hanno 
                  ribadito le parole d'ordine della mobilitazione per un "2008 
                  anno della palestina". Dai microfoni hanno parlato i vari 
                  soggetti che hanno promosso la campagna e organizzato la manifestazione. 
                  Oltre alla foltissima presenza di centri sociali antagonisti, 
                  organizzzazioni di solidarietà internazionale, sindacati 
                  di base e la comunità palestinese, significativa e molto 
                  apprezzata la presenza di Ebrei contro l'occupazione, che hanno 
                  accompagnato il corteo con interventi e testimonianze durante 
                  e alla fine del percorso. 
                Imponente la presenza delle forze dell'ordine: 
                  polizia, carabinieri e guardia di finanza che hanno letteralmente 
                  blindato con più di 1000 uomini, il perimetro del Lingotto 
                  Fiere, bloccando con vari reparti antisommossa tutte le vie 
                  di accesso ad un 'evento che continua a pretendersi "culturale" 
                  nonostante l'elmetto indossato. 
                  La manifestazione si è infine conclusa dove aveva preteso 
                  di arrivare, a un centinaio di metri dall'ingresso del Salone, 
                  con una serie di interventi che hanno ricordato le ragioni - 
                  molto politiche - di un evento "culturale" e del suo 
                  boicottaggio.  |