Numerosissima la partecipazione all'incontro con Renato Curcio organizzato lo scorso giovedì 1° marzo dal Laboratorio del precariato sociale CRASH!
Già dalle 20 in via Zanardi erano moltissime le persone arrivate per la presentazione dei lavori della cooperativa Sensibili alle Foglie.
Dopo un'ora, all'inizio della presentazione, il capannone era gremito di gente, almeno 500 i partecipanti.
Curcio presenta i percorsi di autonarrazione dei lavoratori precari che hanno collaborato con la cooperativa, raccontando storie comuni di chi sempre più frequentemente si trova a dover destreggiarsi come un acrobata tra contratti a progetto e lavori di pochi giorni, in un'instabilità che non investe però solo il tempo strettamente lavorativo.
Curcio porta l'esempio dei lavoratori delle catene di grande distribuzione, i quali si trovano sempre più ricattabili da quello che il relatore non chiama più "contratto", ma "patto", tra il lavoratore e la catena, desrcivendo con queste parole quel processo di singolarizzazione che porta all'esistenza di contratti diversi per ogni lavoratore, rendendolo così tanto ricattabile da riuscirgli impossibile richiedere condizioni lavorative migliori o anche solo poter non accettare peggioramenti della propria situazione.
Come ultimo argomento viene presentato l'ultimo libro di Curcio: "La trappola etica", nel quale viene affrontata la questione della responsabilità d'azienda, mostrata da diverse angolature e smascherata sempre tramite le narrazioni dei lavoratori.
Dopo la presentazione inizia il dibattito: sono stati in molti a susseguirsi al microfono.
In apertura l'intervento di un attivista di CRASH! che mette bene in evidenza il motivo per cui è stata costruita questa iniziativa: "Ora dal cantiere, dall'autonarrazione, bisogna passare alla lotta. Anche CRASH! ha mosso i primi passi da singoli che si sono raccontati i propri percorsi, la propria condizione di precari, e partendo dai bisogni condivisi è iniziato il nostro percorso di lotta. Si è cominciato dalla consapevolezza che la nostra condizione di precarietà lavorativa inizia con le leggi del pacchetto Treu e con la legge 30, e se l'atomizzazione che è parte integrante di questa condizione lavorativa rende difficile un'organizzazione sui luoghi di lavoro, sono molti altri i percorsi iniziati dai precari, che puntano a soddisfare i propri bisogni riprendendosi quello che gli è stato sottratto, dalla casa ai trasporti, all'università..."
Sono rimasti delusi quelli che erano venuti per sentire parlare Curcio del proprio passato: "Il polverone mediatico sollevato in questi giorni si è rivelato per quello che era: un insieme di sterili polemiche; quello che ci interessava era poter discutere con un sociologo sul tema della precarietà, aggiungendo quello che è il nostro punto di vista, quello che viviamo ogni giorno nelle nostre lotte come nella vita quotidiana" conclude un altro attivista di CRASH! alla fine del dibattito. |