il delirio legalitario della giunta
cofferati colpisce ancora
Militarizzazione di piazza Verdi, strette repressive in zona universitaria
e campagne deliranti contro i writer... è in questo contesto che si
inseriscono gli eventi degli ultimi giorni. Tutto ciò che esce dai paletti
della legalità imposta dal sindaco-sceriffo, tutto quello che sfugge dal
controllo sociale, è oggetto di brutale repressione, e così è stato anche
per gli arresti di chi ha cercato di impedire un TSO e di coloro che hanno
utilizzato i muri di questa grigia città per comunicare la propria rabbia.
Intanto, all'interno di questo guadro di paranoia securitaria, la
prorettrice dell'università di Bologna riceve i giovani di AN e accoglie
le loro proposte, chiedendo ancora più repressione per ogni forma di
autogestione dell'università e per le scritte in zona universitaria.
Il clima politico creato da questa amministrazione produce e alimenta odio
e intolleranza, oltre a dare legittimazione alla sensazione di onnipotenza
della polizia e carta bianca alla magistratura sull'utilizzo sconsiderato
di aggravanti e pene senza precedenti (fino a dieci mesi senza la
condizionale per una scritta a bomboletta?!?).
Non saranno questi attacchi a fermarci: come sempre continueremo a vivere
la città con i nostri desideri, a lasciare sui muri le nostre parole, a
riempire l'università con la produzione dei nostri saperi e delle nostre
pratiche...
Bologna è di chi la vive e la rende viva!
Laboratorio CRASH!
Collettivo Universitario Autonomo
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