comunicato
sui compagni
arrestati a parigi
Oggi i compagni Federico di CRASH! e Nicola del C.A.M. sono
stati rinviati a giudizio il 29 Maggio a seguito degli arresti
di Parigi del primo maggio.
Come realta' antagonista abbiamo organizzato insieme ad altri
compagni del nord italia un pullman per la may day parigina.
Associandoci all'appello europeo, abbiamo portato la nostra
presenza in una citta' che, insieme ad altre francesi, e' stata
protagonista di una straordinaria vittoria contro il governo:
il ritiro del Cpe, legge che avrebbe precarizzato il lavoro
e le vite dei giovani francesi, e che avrebbe destrutturato
l'intero mercato del lavoro.
Il corteo/parade e' cominciato alle 17, ed aveva all'interno
un folto gruppo di italiani che constava all'incirca di
300 persone provenienti da tutte le parti d'italia ed
aree politiche di movimento. Noi abbiamo fatto spezzone insieme
a loro, portando cosi' le esperienze e le forme comunicative
della realta' della may day italiana all'interno
di quella parigina.
Alla fine del corteo, ci si e' radunati per un concerto nella
piazza "de la Republique".
Dopo all'incirca un'ora ci allontaniamo, e veniamo fermati all'angolo
successivo della piazza stessa. Dopo lunghe perquisizioni, Federico
e Nicola vengono ammanettati e portati via separatamente dal
resto dei compagni, dopo aver subito una prova di cambio d'abiti
e cappellini da parte della gendarmerie, che cercava di individuare
volti filmati durante il corteo. A noi invece vengono legati
i polsi con fascette e veniamo caricati sulle camionette per
essere portati al commissariato. Dopo un paio d'ore veniamo
rilasciati tutti.
Intanto, e per i due giorni consecutivi, si cerca di capire
dove siano Federico e Nicola, e soprattutto quali siano le accuse
imputate loro.
Il giorno dopo, il 2 maggio, all'assemblea europea di movimento
molti interventi sottolineano la solidarieta' attiva agli arrestati
e soprattutto la considerazione che solo la radicalita' del
movimento e' riuscita a sconfiggere il progetto del governo
francese.
Intanto le prime info trapelano, e sembrano sin da subito assurde.
Non ci sono prove oggettive a loro carico. Gli sbirri infiltrati
in corteo dicono di aver visto un video che dimostrerebbe che
i nostri compagni hanno fatto azioni contro le agenzie interinali,
ma poi non riescono a darne documentazione, dato che il video
stesso si e' perso!
Intanto solo questa mattina i compagni sono riusciti a nominare
l'avvocato di movimento, Irene Terrel. L'avvocato e' riuscito
ad evitare il processo per direttissima, ma non la scarcerazione
immediata. Non avendo prove oggettive, sono stati accusati anche
di un'inesistente resistenza all'arresto. Il giudice inoltre
ha rifiutato la richiesta di scarcerazione dell'avvocato, che
ha garantito l'esistenza di un domicilio a Parigi ed un reddito,
dato che Federico e Nicola lavorano in Italia, e che di regola
in Francia e' sufficiente per passare a piede libero il periodo
prima del processo.
A questa prima breve comunicazione seguira' domani un
appello alla solidarieta' e poi un documento di valutazione
di questi ultimi eventi. Intanto a Parigi c'e' stato
gia' oggi un presidio, e da varie realta' italiane
abbiamo gia' avuto notizie di prossime iniziative di solidarieta'.
E' necessario che tutti e tutte si mobilitino per la scarcerazione
di due compagni e precari da sempre in prima fila nelle lotte
e contro la repressione sociale
Fede e Nicola liberi!
CRASH!
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