concerto
del primo maggio a Roma:
a Bologna la polizia carica
Solo a diversi giorni di distanza veniamo a conoscenza, attraverso
diverse testimonianze, di un episodio di notevole gravità
avvenuto la notte tra il 30 aprile e il primo maggio alla stazione
FS di Bologna e passato nel totale silenzio degli altri media.
E’ consuetudine da molti anni ed in diverse
città che molti giovani e giovanissimi, intenzionati
ad assistere al concerto del 1° maggio, si ritrovino la
notte precedente davanti alle stazioni ferroviarie per cercare
di raggiungere Roma in modo accessibile a tutti. E’ una
pratica che si sviluppa in modo spontaneo basandosi solo sul
passaparola e la voglia di assistere ad un enorme evento culturale.
A Bologna erano in 400 nel piazzale davanti
alla stazione, a mezzanotte, un’ora prima della partenza
dell’espresso che avrebbe dovuto portarli a Bologna, un
concentramento festoso e sereno. Solo mezz’ora più
tardi la PolFer ha posti i primi blocchi di polizia nel sottopassaggio
per l’accesso ai binari. L’unica via per arrivare
ai treni è stato, quindi, passare direttamente sui binari.
I primi sono stati rincorsi dagli agenti, ma quando tutti hanno
cominciato a muoversi sui binari, i funzionari FS hanno fatto
mettere un treno fermo ad un binario intermedio come blocco,
per impedire ai ragazzi di raggiungere il treno per Roma che
nel frattempo era arrivato, già strapieno di giovani,
da Milano. Dopo diversi minuti di indecisione, la determinazione
ad andare avanti era tale che tutti hanno superato l’ostacolo
passando sotto il treno. Solo a quel punto, il treno da Milano,
rimasto per molto tempo fermo, è stato fatto partire.
A quel punto le azioni di protesta si sono moltiplicate: moltissimi
i treni presenti assaltati e occupati, i binari bloccati, mentre
le FS decidevano di togliere qualsiasi informazione dai tabelloni
elettronici e deviare tutti i treni della notte verso le stazioni
secondarie, pagando addirittura il taxi a tutti gli altri viaggiatori
pur di non far raggiungere la capitale ai ragazzi presenti.
L’intera notte passata tra azioni di protesta e indifferenza
delle FS.
Il primo treno a raggiungere la stazione centrale
il mattino è stato l’intercity per Roma delle 6.
Subitoè stato occupato dai ragazzi che sono rimasti sulle
carrozze ferme fino alle 7, quando il treno è stato assaltato
dalla PolFer con caschi e manganelli, agenti della DIGOS e funzionari
FS. Tutti i presenti sono stati presi, manganellati con violenza
e buttati giù dal treno, compresi tutti quei viaggiatori
che solidarizzavano con i ragazzi. Un ragazzo ci racconta di
essere stato a quel punto portato via dalla PolFer, insieme
ad un altro giovane che vedendo la scena ha cercato di protestare.
I due sono stati ripetutamente picchiati dal treno alla stazione
della PolFer, in cui sono stati fatti spogliare nudi, insultati,
offesi verbalmente e fisicamente e, da lì, portati in
questura da dove sono usciti solo nel pomeriggio, denunciati
per ubriachezza molesta, interruzione di pubblico servizio e
resistenza a pubblico ufficiale. Nel frattempo in stazione sono
continuate le proteste anche a fronte di questi due fermi. Secondo
le informazioni riportatici, altri 7 ragazzi sono stati fermati
dalla PolFer, messi contro il muro e lì ripetutamente
picchiati. Molti altri sono stati fermati e identificati.
Un’altra notte di protesta da parte di chi, di fronte
all’assurda intransigenza di Trenitalia e FS, voleva rivendicare
il proprio diritto di muoversi, di viaggiare che sia, come questo
caso, per assistere ad un evento culturale o per partecipare
ad un corteo o per tornare a casa dal lavoro a centinaia di
chilometri di distanza. |