comunicato
mao sulle dichiarazioni dell'assessore sulla casa amorosi
Leggiamo dalla stampa di oggi le dichiarazioni dell'assessore
Antonio Amorosi sulla questione delle case di Edilizia Residenziale
Pubblica e sulla questione delle occupazioni.
In quanto occupanti sentiamo la necessita' di denunciare questo
tentativo di innescare una guerra tra poveri, atta a coprire
quella che e' la drammatica situazione abitativa a Bologna:
affitti e prezzi di vendita in costante aumento, incapacita'
di gestire il patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica e
la sua svendita agli strozzini del mercato immobiliare.
Ricordiamo all'evidentemente disattento assessore la massiccia
opera di murature degli accessi di numerose case messa in atto
nei giorni passati a San donato... case spesso gia' precedentemente
ristrutturate e quindi passibili di assegnazione.
E invece e' stato deciso di renderle inagibili (sanitari, rifiniture,
impianti rimossi o distrutti), impiegando fondi non per mettere
a disposizione nuove case, ma per chiuderle definitivamente,
negandone la vivibilita'.
Un vero e proprio insulto perpetrato ai danni di quei casi
di emergenza di cui l'assessore Amorosi non esita a riempirsi
la bocca pur di criminalizzare le lotte di chi, stanco di una
invivibile situazione abitativa, ha deciso di porvi rimedio,
riappropriandosi e liberando case occupate dalla malagestione
dell'Acer.
Un vero e proprio insulto... anche alla luce delle "soluzioni"
proposte ad esempio per il cpa di via Terracini, dove, a fronte
delle necessita' abitative di decine di migranti, la giunta
comunale non ha saputo proporre altra prospettiva che fare da
intermediaria con soggetti privati, per poi ottenere alcuni
appartamenti a prezzi che superano i 1200 euro mensili, in cui
vivere in condizioni di desolante sovraffollamento.
"Soluzione" che sottolinea come questi soggetti siano
piu' interessati a garantire i profitti del mercato immobiliare
che a prospettare una soluzione concreta all'emergenza abitativa.
Soluzione che di certo non puo' venire, come vorrebbe l'assessore,
dal meccanismo perverso che pone in conflitto occupanti e assegnatari:
comuni sono infatti i bisogni, comune il desiderio di vivere
dignitosamente in case vivibili, comune la volonta' di fermare
le speculazioni e i ritardi nelle asseganzioni che hanno fatto
si che migliaia di persone siano destinate ad attendere anni
prima di poter avere un tetto sulla testa... costrette nel frattempo
a realizzare i propri bisogni in situazioni di precarieta' o
mettendosi nelle mani di quegli stessi baroni del mercato immobiliare
che non esitano a lasciare vuoti migliaia di appartamenti pur
di far levitare i prezzi di mercato.
Unita' di intenti ampiamente dimostrata dall'attiva solidarieta'
raccolta nei quartieri coinvolti.
Unita' di intenti confermata dalla trasversalita' di questa
lotta che coinvolge studenti, precari, lavoratori e migranti
su un fronte comune.
Abbattiamo le frontiere che questi soggetti vogliono costruirci
attorno, frontiere che ci negano, cosi' come il diritto alla
casa, anche l'accesso ai saperi e alle conoscenze, frontiere
che ci consegnano ad una sempre piu' precaria condizione di
vita, frontiere che rinchiudono in veri e propri lager chi non
vuole vedersi negato il diritto ad una libera mobilita' e che
con determinazione aspira e attua la sua volonta' di fuga.
APPUNTAMENTO LUNEDI' 13 ORE 7.00 am VIA SAN
DONATO 58:
IMPEDIAMO LO SGOMBERO DI UNA FAMIGLIA!
M.ovimento A.utorganizzato O.ccupanti
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