volante anti-sfratto a calderara: ottenuto un rinvio
Stamattina, dalle 7, abbiamo presidiato la casa di una famiglia
minacciata di sfratto a Calderara di Reno. La situazione all'interno
della quale è maturata questa ingiunzione è quella, oramai ricorrente,
di una famiglia che per alcuni mesi non è riuscita a pagare
puntualmente le spese di affitto previste dal contratto. Un problema
amplificato dalla situazione di salute di uno dei membri, in lista
d'attesa per un trapianto, che può avvenire solo nel caso in cui si
abbia la certezza di una casa in buone condizioni. In questo ambito è
partita la richiesta di sfratto da parte della proprietà. Poi, grazie
alla solidarietà degli abitanti di Calderara, tutti gli arretrati
dell'affito sono stati saldati, arrivando anche ad anticipare il
pagamento delle mensilità fino al prossimo agosto. Grazie a questo
pagamento anticipato la proprietà dell'appartamento aveva promesso di
revocare la richiesta di sfratto, spingendo gli inquilini a rifiutare,
ormai rassicurati sulla possibilità di continuare a vivere nella casa
in cui ormai da molti anni vivono, due case offerte dal Comune in un
pessimo stato manutentivo.
Ora la proprietà si è rimangiata tutto, procedendo con la richiesta di
sfratto, incurante della scelta di rifiutare le case offerte dal
Comune che le sue promesse avevano provocato. Ora l'inquilino è stato
stralciato dalla lista d'attesa per il trapianto, e tutta la famiglia
rischia di rimanere senza un tetto sotto il quale vivere. E così
sarebbe stato oggi se, all'arrivo dell'ufficiale giudiziario scortato
dalle forze dell'ordine, non fossimo stati presenti a presidiare la
casa. Proprio in virtù della nostra presenza, lo sfratto è stato
rinviato a data da destinarsi.
Come rete contro gli sfratti e gli sgomberi rilanciamo una lotta che
sentiamo nostra e che crediamo debba essere di tutti: in una crescente
situazione di precarietà sociale la casa è, e deve rimanere, un
diritto garantito per tutti e tutte. La particolarità di questa
situazione si inserisce in uno scenario in cui la casa viene sempre
meno percepita come diritto di chi la vive e sempre più come fonte di
profitto per le proprietà. Le politiche abitative delle
amministrazioni sono troppo spesso latitanti; il governo, che della
questione della casa aveva fatto un suo cavallo di battaglia in
campagna elettorale, continua a travasare fondi direttamente nelle
mani dei padroni immobiliari, invece che investire nell'edilizia
residenziale pubblica. In questo contesto, situazioni come quella del
tentativo di sfratto di oggi, sono in moltiplicazione. Per questo
crediamo che sia importante organizzarci dal basso per rivendicare il
diritto di tutti all'abitare dignitosamente.
Nei prossimi giorni torneremo a fare pressioni sulle istituzioni di
Calderara per far si che nessuno resti senza casa, e che questo non
diventi l'ennesimo esempio della contiguità fra gli interessi dei
padroni di casa e le scelte in materia abitativa delle amministrazioni
Comunali.
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