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nuovi attacchi: incontro pubblico

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28 marzo 2008. Come già annunciato la scorsa settimana durante l'occupazione dell'ufficio dell'assessore Patullo, il laboratorio Crash! ha indetto oggi un incontro pubblico per spingere la presa di responsabilità di alcuni consiglieri comunali sulla questione degli spazi sociali. Dopo cinque mesi di trattativa con la prefettura, all'interno di una campagna di anni nel campo della riappropriazione di spazi sociali, è risultato chiaro che questa amministrazione non sta lasciando spiragli per risolvere le contraddizioni che sono state aperte non solo da Crash!, ma anche da tutte le altre realtà autogestite di questa città.

In un precedente incontro 6 consiglieri comunali avevano già preso posizione in favore degli spazi sociali, ma di fatto nessun risultato concreto è stato ottenuto. Quello che Crash! richiede non è solo uno spazio, ma un riconoscimento di tutte quelle realtà che contribuiscono con il loro portato politico e sociale alla vita di questa città, riconoscimento che passa anche attraverso la disponibilità di stipulare convenzioni a questi spazi sociali. Questo riconoscimento non può più limitarsi, secondo il laboratorio Crash!, solo a una presa di posizione, ma deve tradursi in fatti concreti. Chi fa parte di questa amministrazione o è in grado di incidere sulle scelte politiche, oppure si deve prendere la responsabilità di quanto sta succedendo, anche per quanto riguarda l'immobilismo sugli spazi sociali. Insomma secondo il laboratorio ci sono strumenti nelle mani dei consiglieri per non dover condividere queste responsabilità dell'amministrazione bolognese, sta ai singoli decidere se utilizzarli o meno.

Sentendosi interpellata il consigliere Milena Naldi, presente all'incontro, si nasconde dietro la mancanza di immobili comunali adatti alle esigenze di Crash!. Da più voci le viene fatto notare che è nelle possibilità dell'amministrazione stipulare convenzioni con altri enti per dare la disponibilità di immobili anche non direttamente di proprietà comunale. L'incontro si chiude con la dichiarazione del laboratorio Crash! che la trattativa è sospesa fino a quando non verranno avanzate proposte significative, e se questo non avverrà saranno necessariamente momenti di rottura che dovranno portare gli spazi sociali al centro dell'agenda politica bolognese.

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