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no elettrosmog!

Negli ultimi giorni abbiamo assistito all'inizio della campagna di stigmatizzazione dell'occupazione di via Avesella2 da parte di giornali, partiti e associazioni.

Ricordiamo che questa occupazione e' una garanzia sociale per tutti e tutte al fine di restituire alla citta' un edificio abitativo sottratto all'uso comune e lasciato per anni a marcire nel degrado. Durante la prima giornata di occupazione organizzammo una conferenza stampa itinerante chiamata il tour della vergogna: giornalisti, abitanti del quartiere e i precari coinvolti nella giornata di lotta poterono osservare con i propri occhi le condizioni fatiscenti in cui versava l'edificio, che all'interno ospita due centraline elettriche.

Oggi rendiamo pubblica la relazione redatta dal medico del lavoro Vito Totire, responsabile di Medicina Democratica Emilia-Romagna (che alleghiamo qui sotto), che indica nelle due centraline una fonte di pericolosissime nocivita' elettromagnetiche.

I giornalisti del restodelcarlino hanno avuto poca attenzione alle iniziative sociali svolte dal giorno dell'occupazione ad oggi, non sono mai venuti a parlare con gli occupanti e quindi non sanno che in tre giorni abbiamo raccolto piu' di 400 firme degli abitanti del quartiere che sostengono la nosta lotta. Una raccolta firme che cresce di giorno in giorno e che pone all'attenzione della citta' la volonta' dei residenti di spostare immediatamente le due nocivissime centraline.

Dai giornalisti del restodelcarlino non accettiamo nessuna lezione di solidarieta' sociale che da sempre accompagna le nostre iniziative di lotta per la dignita' e per i diritti di tutti e tutte. Le dichiarazioni esposte nell'articolo di oggi non sono altro che la reale manifestazione di quanto sia lontana l'attenzione verso la qualita' della vita dei cittadini, infatti non c'e' nenache una parola aspressa in merito alle centraline elettromagnetiche e al degrado urbano e sociale prodotto dall'inefficenza comunale nel gestire il patrimonio pubblico.

E all'Asppi, Associazione Piccoli Proprietari Immobiliari, diciamo che se realmente tengono alla qualita' dell'abitare dei residenti della zona dovrebbero preparare esposti per spostare due fonti di elettrosmog che gia' hanno causato malattie per gli abitanti.

 

Oggetto: rilevazione campo magnetico in via Avesella
angolo via Tanari Vecchia.

Su proposta delle associazioni impegnate nella vertenza per il riuso sociale degli spazi oggetto delle rilevazioni di cui riferiamo di seguito, abbiamo misurato il campo magnetico prodotto dalla centralina ATC in via Avesella e in via Tanari Vecchia.

In assenza di illuminazione pubblica serale attiva e' risultato:

1- un campo inferiore a 0,2 microtesla lungo tutta la parete interna sinistra (sinistra per chi entra stando con le spalle verso l'uscita) del locale gia' sede della libreria delle donne.

2- ancora basso e' risultato il campo lungo tutta la parete di via Avesella andando verso l'angola con via Tanari Vecchia;

3- il campo e' risultato invece molto elevato, con picco addirittura superiore a 13 microtesla all'altezza, circa, di 1,5 metri dal suolo sotto la terza finestra di via Tanari Vecchia (contando le finestre dall'angolo con via Avesella); al di la' dell'altissimo picco regiostrato, a circa 1,20 metri di altezza il campo rimane fisso intorno a 8 microtesla;

4- il campo infine e' risultato inferiore a 0,2 microtesla lungo tutto il muro di fronte alle finestre succitate.

Da fonti attendibili, anche se risulta prudente avere conferma, sembrerebbe che l'istallazione della centralina sia di vecchia data e quindi anteriore al periodo in cui gli spazi abitativi sono stati evacuati. Se questo corrisponde al vero a prescindere dalla destinazione futura della centralina, sarebbe utile e necessario ricostruire le esposizioni subite dalle persone che hanno abitato lo stabile, sia a fini epidemiologici che, soprattutto, di prevenzione sanitaria.

E' evidente inoltre sul piano sociale e psicologico, l'assoluta incongruenza del disuso di spazi abitativi per far posto ad una centralina che puo' e deve essere spostata e che, anzi, non doveva essere collocata in quella posizione per esigenze di tutela della salute pubblica visto anche che le conoscenze sui rischi da esposizione a campi magnetici sono ben antecedenti alle normative di tutela tardive e gravemente contraddittorie che si sono succeduter in Italia.

Vito Totire, medico del lavoro
Responsabile Medicina Democratica Emilia - Romagna
Via Polese 30 40122 Bologna
fax 051.229208

Bologna 21 Marzo 2005

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