intervista: 
                  "da via avesella ce ne andiamo solo con la forza"
                 Dopo l'invito da parte dell'assessore alla mobilita' Maurizio 
                  Zamboni di incontrare gli occupanti di via Avesella2, una delegazione 
                  dell'assemblea dello spazio occupato e' stata ricevuta. All'incontro 
                  erano presenti l'assessore e Dino Cucchianella, capo gabinetto 
                  del Sindaco Cofferati. 
                Non appena usciti dagli uffici del comune incontriamo la delegazione 
                  degli occupanti che ci spiega come e' andato l'incontro: "Oggi 
                  l'assessore Zamboni ci ha illustrato il piano di riqualificazione 
                  della struttura prodotto dal comune: i lavori sono gia' partiti 
                  ed entro luglio le centraline dell'enel e dell'atc dovrebbero 
                  essere spostate provvisoriamente in piazza Roosvelt (di fronte 
                  alla prefettura) e successivamente posizionate nel sotto-passaggio 
                  di via Marconi. Per la riqualificazione dell'intera parte abitativa 
                  dovremo aspettare fino ad ottobre, infatti ci e' stato garantito 
                  che entro luglio partira' la gara di appalto, una volta risolti 
                  inghippi burocratici e trovati altri fondi." 
                 "Riteniamo 
                  queste dichiarazioni una prima vittoria della nostra lotta anche 
                  se la consideriamo una vittoria parziale. Dal primo giorno di 
                  occupazione abbiamo sempre ribadito che saremmo andati via ad 
                  inzio lavori! Alla nostra richiesta di restare nello spazio 
                  fino all'inizio dei lavori non c'e' stata data alcuna risposta 
                  se non quella di andar via. Come non ci e' stata data risposta 
                  in merito alla necessita' che Bologna abbia uno spazio del precariato 
                  sociale metropolitano. Una necessita' sociale dimostrata dalle 
                  decine di inziative che giorno dopo giorno coinvolgono sempre 
                  piu' precari, migranti, lavoratori e residenti del quartiere. 
                  Questo mese di occupazione e di autogestione e' il chiaro segnale 
                  che i precari stanno dando alla citta': senza spazi dove produrre 
                  dal basso cultura, informazione e lotta non si puo' e non si 
                  deve stare. Siamo invisibili per l'accesso ai servizi sociali 
                  pubblici, siamo invisibili alle graduatorie erp, ma visibilissimi 
                  quando si tratta di non riconoscere o reprimere i nostri bisogni 
                  e desideri di socialita', cultura e autorganizzazione!". 
                Il militante di Crash ci spiega come il capo di gabinetto del 
                  sindaco ha risposto a queste sollecitazioni politiche: "Cucchianella 
                  ha ribadito che il sindaco Cofferati non e' assolutamente disposto 
                  a trattare con chi occupa o sotto occupazione. Questa dichiarazione 
                  per noi e' gravissima se solo pensiamo alle centinaia di famiglie 
                  che occupano oggi anche abusivamente le case per garantirsi 
                  un tetto e dignita'. A quanto pare la citta' delle regole che 
                  sta costruendo Cofferati e' una citta' di regole contro i precari, 
                  le famiglie con poco o senza reddito. Gia' un esempio di regole, 
                  che ci pare il sindaco stia seguendo alla lettera, viene dalla 
                  passata amministrazione di centro-sinistra capitanata dal sindaco 
                  Vitali: nel giro di poco tempo Vitali privatizzo' tutti i servizi 
                  pubblici dalla sanita' ai trasporti fino alle politiche sociali. 
                  Siamo arrivati al paradosso che per poter godere di spazi aggregativi 
                  si deve partecipare a bandi di concorso ed essere competitivi! 
                  Queste regole non ci piacciono, non sono altro che neoliberismo 
                  fatto amministrazione. Anche per questo la battaglia per spazi 
                  realmente sociali e autogestiti dal basso non e' una battaglia 
                  solo di alcuni collettivi ma e' una rivendicazione politica 
                  che riguarda la vita di tutta la citta'." 
                Sullo spazio di via Avesella continua: "Da via Avesella 
                  andremo via solo tramite l'uso della forza pubblica a meno che 
                  non vengano riconusciute le pratiche, i bisogni, i desideri 
                  della soggettivita' precaria. Anche se la lotta per via Avesella2 
                  sta pagando, abbiamo gia' detto e lo dichiariamo ancora una 
                  volta che il movimento del precariato sociale ha bisogno di 
                  spazi e non si fermera' dopo aver ottenuto la ristrutturazione 
                  di via Avesella." 
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