liberiamo
spazi, li ridiamo alla citta'!
Questa [>>] e' la storia recente di
un edificio pubblico per la cui ristrutturazione erano stati
destinati 3.500.000.000 di lire dei fondi pubblici nel 1998.
Oggi quell'edificio versa ancora in condizioni fatiscenti e
ospita cabine enel e atc che diffondono onde elettromagnetiche
pericolosissime per la salute degli abitanti del quartiere.
Queste sono le politiche abitative, ambientali e sociali di
cui la giunta Guazzaloca si e' resa responsabile e che
la giunta Cofferati non vuole proprio cambiare! Di situazioni
di degrado urbano e ambientale come queste a Bologna ce ne sono
decine! E nessuno muove un dito! Anzi si riempie le tasche,
visto che non possiamo fare a meno di chiederci dove siano finiti
i fondi pubblici con cui si doveva ristrutturare il palazzo!
Oggi vogliamo denunciare questa grave situazione e invitiamo
la citta' a venirci a trovare per vedere con i propri
occhi quale sono le politiche sociali e abitative che l'assessore
Amorosi e la vice sindaco Scaramuzzino hanno messo in cantiere
per la citta' e per i suoi lavoratori.
Queste sono vere politiche contro la citta' e contro
chi questa Bologna contribuisce a costruirla e arricchirla con
il proprio lavoro materiale e immateriale, queste sono le politiche
che fanno ancora piu' precaria e difficile la nostra vita
di lavoratori co.pro, a collaborazione occasionale, di finti
soci delle cooperative bianche e "rosse", di lavoratori
in affitto di agenzie interinali, di operatori della comunicazione,
di operai di fabbrica, di migranti e di studenti.
Siamo i giovani precari, migranti e studenti che da un anno
hanno iniziato ad occupare case nella periferia di Bologna per
conquistare un diritto semplice e necessario: quello di vivere
sotto un tetto.
Ma oggi, oltre a denunciare pubblicamente la gestione degli
edifici pubblici abitativi del comune, vogliamo proporre a tutti
e a tutte qualcosa in piu', vogliamo proporre alla citta' una
sperimentazione sociale di riqualificazione dal basso di queste
strutture che, fino a quando saranno lasciate marcire e saranno
sottratte all'uso collettivo, siamo determinati a liberare e
riempire con i nostri progetti e desideri di miglioramento radicale
della qualita' della vita.
Oggi, liberando questo spazio, lo restituiamo al suo legittimo
proprietario, oggi lo ridiamo al quartiere, alla citta'.
Invitiamo tutti e tutte al tour della vergogna sin da ora.
Assemblea del\sul precariato sociale metropolitano,
racconti, proposte, desideri dalle ore 15.30.
Info point:
- sportello di lotta per diritto alla casa -> M.A.O.
- sportello contro la precarieta' -> CRASH
storia di un edificio:
via avesella 2/tanari vecchia 1 - 12 alloggi
- luglio 1998: la Giunta del Comune di Bologna deliberava il
completamento del programma di reinvestimento dei proventi derivanti
dalle alienazioni delle unita' immobiliari incluse nel piano
di vendita di edilizia residenziale pubblica, cosi' come previsto
dalla Legge Regionale 24 dicembre 1993, n.560, e che nell'elenco
allegato degli interventi di recupero da realizzare e' presente
l'immobile di via Avesella 2/Tanari Vecchia 1 per un importo
totale di 3.500.000.000 di lire;
- 26 ottobre 1999: approvazione del progetto esecutivo di restauro
e riqualificazione abitativa, per un importo complessivo di
Lire 3.600.000.000, totalmente finanziati dai proventi della
vendita del patrimonio pubblico ai sensi della Legge Regionale
560/93, e che nell'intervento era prevista parziale demolizione
dell'edificio e una totale ristrutturazione per la realizzazione
di 11 unita' appartamenti, un negozio, una saletta condominiale,
con conseguente spostamento delle cabine Enel e ATC collocate
nei locali di via Avesella;
- 24 maggio 1999: apertura del cantiere. In seguito, il cantiere
e' stato rimosso senza che sia iniziato nessun tipo di lavoro,
se non un piccolo intervento di manutenzione ordinaria al tetto
per evitare danni ai passanti;
- Il 19 gennaio 2004: con una domanda di attualita', viene
chiesto quando verranno iniziati i lavori e la previsione di
disponibilita' degli alloggi. L'Assessore Monaco, evidenzia
il problema dello spostamento della cabina, avendo ATC non ancora
comunicato quando trasferira' la sottostazione, non si puo'
presumere la data di inizio lavori;
- 15 luglio 2004: in seguito a verifica, si scopre che nulla
si era ancora mosso, l'immobile e' lasciato in uno stato di
completo abbandono. In seguito ad un esposto dei cittadini che
abitano nelle vicinanze dell'immobile, per quanto riguarda il
pericolo derivante dalle onde magnetiche emesse dalla cabina,
in questo mese il Comune ha avviato all'ARPA una richiesta di
misurazione dell'induzione magnetica;
- 21 ottobre 2004: l'ATC richiede il rinnovo contrattuale per
la sottostazione di via Avesella;
- 7 dicembre 2004: e' stata rilasciata una concessione di occupazione
di suolo pubblico per cantiere dal 10 al 22 dicembre per effettuare
lavori di manutenzione straordinaria nell'immobile di via Avesella
2/2 angolo Tanari Vecchia. |