kofferati
e amorosi corrono
sulla linea lunardi
Le dichiarazione apparse oggi sui giornali dell'assessore alla
casa Antonio Amorosi e del sindaco Kofferati ci dicono che entrambi
vogliono raggiungere le occupazioni delle case utilizzando un
treno ad alta velocita': in linea con le indicazioni politiche
di Pisanu e Lunardi vogliono rispondere a un dramma sociale
come il bisogno di case utilizzando la violenza dei manganelli
e degli sgomberi brutali, proprio come e' avvenuto ieri in val
di Susa, dove una lotta popolare di resistenza al progetto nocivo
Tav e' stata repressa con sgomberi violenti dei presidi e manganellate.
Riteniamo le dichiarazione apparse oggi sulle pagine locali
dei quotidiani gravissime in quanto vorrebbero preludere ad
un intervento militare contro istanze sociali e il bisogno soddisfatto
di avere una casa di decine di immigrati, precari e studenti
che vivono e lavorano a Bologna.
Smentiamo categoricamente la dichiarazione fatta dall'assesore
Amorosi per cui siamo stati sordi al dialogo, se mai vorremo
sottolineare che per discustere delle nostre proposte siamo
stati costretti decine di volte a rincorrere l'assesore con
iniziative sotto il suo assessorato e nei dibattiti pubblici
nei quartieri.
Abbiamo presentato fin dalla prima occupazione una piattaforma
di lotta e rivendicazione che e' stata sottoscritta da tutti
i gruppi di occupanti di Bologna e da partiti politici quali
Rifondazione Comunista, di qualche giorno fa sono ci sono state
le dichiarzioni dell'assessore Zamboni che rilanciava la proposta
di attivare percorsi di auto-ristrutturazione dell'edilizia
pubblica proprio come noi abbiamo ben articolato nel documento
in questione.
Anche per questo la dichiarazione che vorrebe nelle 42 occupazioni
di Bologna un problema per gli assegnatari Acer risultano delle
menzogne volte a criminalizzare il nostro percorso di lotta;
ribadiamo ancora una volta la nostra disponibilita' a lasciare
le case occupate che risultino immediatamente assegnabili qualora
si attivino interventi capaci di soddisfare comunque il bisogno
di un tetto all'occupante, garantendogli la possibilita' di
vivere dignitosamente in una casa.
Chi vive nei quartieri popolari della citta' non ha bisogno
di talpe e di informatori per trovare i luoghi della vergogna
prodotti dalle politche di Kofferati, i residenti del quartiere
San Vitale o San Donato non hanno certo bisogno di talpe per
notare il degrado in cui per anni sta versando l'edificio di
via Rimesse e cosi' come le case pubbliche lasciate sfitte e
a marcire da anni.
Anche questa e' una sporca menzogna che Amorosi ha costruito
con lo scopo di screditare un percorso di lotta che gode del
consenso di tutta una citta' che grazie alle iniziative di lotta
che stiamo portando avanti ha ottenuto uno spostamento di due
centraline elettromagnetiche e la ristrutturazione del palazzo
in via Avesella 2, e la denuncia di una discarica abusiva di
amianto in via San Donato.
L'Acer dal suo canto sta intimando via telefono
gli assegnatari a non interloquire con noi occupanti, senza
riuscire nell'intento perche' come sempre solidali ci hanno
esternato dello squallido accaduto.
L'altra Bologna e' con noi!
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