acer 
                  assegna? 
                  mao: diritto alla casa per tutti!
                Questa mattina vigili urbani e un funzionario Acer hanno dichiarato 
                  agli occupanti di Piazza Carlo Musi che le loro 3 abitazioni 
                  sono state assegnate, su esplicita indicazione del Comune, ad 
                  alcuni 'casi di emergenza'. 
                Assegnazioni che fanno seguito alle dichiarazioni dell'assessore 
                  alla casa Amorosi, intenzionato a quanto pare, a scatenare una 
                  vera e propria 'guerra fra poveri'. Quale miglior metodo per 
                  innescare questa dinamica che assegnare, con procedura d'urgenza 
                  e quindi negando perfino la possibilita' di scegliere tra diverse 
                  case (cosa normalmente garantita agli assegnatari acer), a questi 
                  casi di emergenza proprio quelle case che, occupate, sono quindi 
                  gia' abitate, valorizzate dalla presenza di coloro che 
                  le vivono. 
                Decisione che appare ancor piu' determinata a innescare questa 
                  guerra tra poveri data l'ampia disponibilita', prodotta dalla 
                  inefficenza del sistema di assegnazione delle case, di alloggi 
                  sfitti (si parla di cifre che raggiungono le 250 case di Edilizia 
                  Residenziale Pubblica lasciate vuote nel solo quartiere San 
                  Donato e che raggiungono l'enorme numero di 7000 considerando, 
                  tra pubbliche e private, tutta la citta' di Bologna). 
                Respingiamo con chiara determinazione il tentativo di innescare 
                  la guerra tra poveri, ribadendo ancora una volta la piena disponibilita' 
                  a lasciare le case occupate qualora il comune o gli enti preposti 
                  garantiscano agli occupanti una nuova soluzione abitativa. 
                Del resto non ci stupisce che Amorosi, che da un lato tanto 
                  dice di impegnarsi per dare un tetto a famiglie e casi di emergenza, 
                  veda la soluzione unicamente nel toglierlo ad altri... altri 
                  che sono per di piu' esclusi, a causa dei criteri di accesso 
                  incapaci di rendere ragione delle nuove fasce di precarieta', 
                  dalle graduatorie per l'assegnazione. 
                Questa provocazione non colpisce il segno! 
                Lunedi' 13 insieme alle altre reti sociali eravamo tutti 
                  a difendere l'occupazione di una casa da parte di una famiglia, 
                  che, nonostante sia considerata un "classico" caso 
                  sociale, si e' vista recapitare un rinvio che sara' 
                  esecutivo il 3 febbraio, come ha minacciato l'ufficiale giudiziario. 
                Ci chiediamo se per questo dobbiamo "ringraziare" 
                  il presidente dell'Acer, Giardini, che ha dichiarato ai giornali 
                  che non ci saranno sfratti e sgomberi, "almeno" per 
                  Natale... 
                Chiediamo se costui per dire cio' abbia un mandato politico 
                  proveniente dall'assessore competente, oppure parli a titolo 
                  personale, visto la visitina che ci e' stata fatta oggi... 
                Saranno diverse le iniziative di lotta e comunicazione che 
                  chiariranno al quartiere e alla citta' quella che le istituzioni 
                  considerano la soluzione alle questioni poste in luce dalle 
                  lotte del precariato sociale locale: una politica di sfratti 
                  e sgomberi, tanto per passare un anno nuovo senza un tetto!!! 
                Rivendichiamo di aver costretto il comune ad accellerare i 
                  tempi delle assegnazioni che ci auguriamo si susseguano con 
                  sempre maggiore celerita'. 
                Respingiamo al mittente il tentativo di innescare guerre tra 
                  poveri ribadendo che a ogni assegnazione di una casa occupata 
                  deve seguire un nuova assegnazione per l'occupante, altrimenti 
                  ci riserviamo legittima pratica della resistenza sociale. 
                  
                M.ovimento A.utorganizzato O.ccupanti 
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