nessuno
resti senza casa!
9 luglio: impediamo lo sgombero!
Ci e' stato comunicato che in data 9 Luglio l'ufficiale
giudiziario si presentera', minacciando lo sgombero, presso
una delle case occupate nel quartiere San Donato per pretendere
che essa venga lasciata dai suoi abitanti. Pare essere dunque
questa la soluzione scelta dalle politiche della Giunta Cofferati
per dare una risposta alla disastrosa situazione abitativa di
Bologna.
L'amministrazione comunale procede infatti a tappe forzate
verso la criminalizzazione delle lotte sociali e verso la repressione
dei movimenti di lotta per la casa. Un attacco che passa attraverso
nuove norme piu' restrittive sulla questione casa, che
tutelano la decisione di lasciare sfitta parte del patrimonio
abitativo, e tramite la giustificazione degli attacchi repressivi
sotto un falso velo di tutela della legalita': da chi
dice che "gli irregolari bisogna prenderli a bastonate"
a chi afferma che "le occupazioni sono anti-proletarie
perche' tolgono la casa a chi ne ha diritto", le
voci della giunta si fanno sentire minacciose...
Ma queste sono minacce di chi, tappandosi occhi e orecchie,
non vuole sentire le rivendicazioni per tutti e tutte che un
crescente movimento di lotta per la casa sta affermando: nell'occupare
ci siamo sempre dichiarati disponibili a rilasciare le case
qualora ci fossero degli assegnatari, purche' anche agli
occupanti fosse garantita un'altra soluzione abitativa.
Alla faccia di quanti, nella Giunta comunale, sordi e ciechi
ai bisogni della cittadinanza, ci accusano di agire contro gli
interessi di chi ha bisogno di casa.
Un'affermazione, questa, che assume un piu' alto
valore nel momento in cui gia', negli incontri tenuti
con l'assessore alla casa Antonio Amorosi, si erano andate
formulando diverse proposte in merito: dalla possibilita'
di ricorrere all'auto-ristrutturazione di alcuni degli
alloggi che, per mancanza di fondi, il comune e l'Acer
non possono ristrutturare; alla prospettiva di sanatoria per
le case gia' occupate; dalla possibilita' di stipulare
dei contratti annuali o biennali specificatamente rivolti alle
fasce del precariato cittadino, incapaci di sostenere, in assenza
di un reddito continuativo, i prezzi degli affitti in crescita
costante; all'inclusione dei precari e delle precarie
all'interno delle graduatorie per gli alloggi popolari.
Dimostrazione di come le occupazioni sfondino questa idea di
legalita' solo per andare a produrre nuovi diritti (ora
sono negati a gran parte della popolazione) di cui chiunque
possa usufruire, dando soluzioni alla crescente precarizzazzione
delle esistenze.
Ma la lotta di M.A.O., che in quest'ultimo anno ha attraversato
i quartieri San Donato e San Vitale, non consiste solo nell'occupazione
di case: da sempre attenti alle dinamiche dei quartieri ci siamo
sempre impegnati a garantirne la vivibilita', dalle lotte
contro le nocivita' ambientali alla riqualificazione dal
basso dei territori. Secondo un principio di reciproco rispetto
con gli altri abitanti, abbiamo saputo raccoglierne spesso e
volentieri la solidarieta', evitando che, per cio'
che riguarda le nostre dodici occupazioni, si creassero situazioni
di disturbo o inconciliabilita' che potessero contrapporre
i nostri interessi a quelli di assegnatari e altri abitanti,
riuscendo a creare relazioni e nuove rapporti sociali con tutti
quei soggetti che, come noi, vengono ogni giorno sempre piu'
impoveriti e sfruttati dalla precarizzazzione lavorativa e dal
venir meno dei servizi sociali.
Non siamo quindi disposti a sottostare ai continui ricatti
di rimanere senza casa e all'incubo di un ufficiale giudiziario
che venga a cacciarci via. Non puo' essere questa la soluzione
della Giunta al problema della casa.
LO SGOMBERO DI PIAZZA CARLO MUSI DEVE
ESSERE IMPEDITO
FINO A CHE NON CI SARANNO SOLUZIONI ABITATIVE PER GLI OCCUPANTI!
Forti della solidarieta' raccolta da parte degli abitanti del
quartiere e delle reti sociali cittadine di lotta per la casa,
che tutti i precari, gli studenti e i migranti si mobilitino
perche' la casa non venga tolta a chi lotta per il diritto a
vivere dignitosamente di tutti e tutte.
SABATO 9 LUGLIO a partire dalle ore 8.00
PRESIDIO CONTRO LO SGOMBERO
in PIAZZA CARLO MUSI 6 - Bologna
M.ovimento A.utorganizzato O.ccupanti |