report:
presidio antisgombero
a san donato
Oggi
13 dicembre, diversi attivisti antisfratto hanno partecipato
all'iniziativa di lotta per il diritto alla casa e in sostegno
di una famiglia ripetutamente minacciata di sgombero dall'acer.
Il presidio era stato lanciato dal collettivo degli occupanti
di case del quartiere San Donato e San Vitale MAO (Movimento
Autorganizzato Occupanti) e dal sindacato rdb-asia.
Da un occupante di MAO: "da oggi vogliamo iniziare a sperimentare
una nuova pratica di solidarieta' sociale e di produzione di
conflitto in citta' sul tema della casa, con questi volantini
stiamo comunicando a tutto il quartiere che non siamo piu' disposti
a subire passivamente le minacce di sfratto e di sgombero da
parte degli enti competenti, il nostro sportello per il diritto
alla casa (tutti i venerdi' dalle 18pm in via Avesella 5a) funzionera'
anche come luogo dove organizzare reti sociali anti-sfratto
sempre piu' ampie, che non coinvolgano esclusivamente gli assegnatari
acer, ma anche tutti quei precari, migranti e studenti che vogliono
solidarizzare, riaffermare dal basso l'esercizio di un diritto
elementare, avere un tetto sotto cui vivere!".
MAO,
dal volantino, propone una sorta di pronto intervento antisfratto,
proposta legata anche alle ultime dichiarazioni dell'assessore
alla casa di Bologna :"le intimidazioni e il tentativo
di criminalizzazione del sig. Amorosi contro le occupazioni
non ha colpito il segno, oggi siamo in tanti e saremo sempre
di piu' tutte le volte che questi soggetti istituzionali vorranno
negare il diritto alla casa, a chi come noi si trova costretto
a vivere in un regime di necessita' e miseria strozzato com'e'
dal caro-vita e precarieta'. Un pronto intervento antisfratto,
e uno sportello per il diritto alla casa dove trovare un luogo
per narrare la propria storia di ingiustizia sociale e sperimentare
nell'autorganizzazione nuove forme di resistenza e soddisfazione
di legittimi bisogni e desideri sociali."
Un
presidio, quello di oggi, che a partire dalle 7:00 di mattina
si e' svolto all'insegna dello slogan "Vogliamo tutto e
soprattutto un tetto", espresso dallo striscione che gli
attivisti di MAO hanno esposto per tutta la durata dell'iniziativa,
fino all'arrivo dell'Ufficiale Giudiziario, avvenuto intorno
alle 11:30.
Quest'ultimo, constatata l'impossibilita' di rendere esecutivo
lo sfratto, ha prorogato la scadenza al 3 febbraio 2005, minacciando,
per questa data, l'intervento della forza pubblica.
Immediata la risposta dei militanti di MAO che hanno ribadito
la ferma volonta' ad essere di nuovo presenti qualora questo
si verificasse, impedendo che ad una famiglia, come a chiunque
altro, venga negato il diritto ad avere un tetto sotto cui vivere.
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