altre
due case liberate!
Un altro piccolo gruppo di persone che viveva un disagio abitativo
quotidiano oggi ha occupato due appartamenti erp sfitti da tempo.
In questo modo le case tornano ad avere una funzione e divengono
veicolo di una lotta che riguarda la maggior parte delle persone
di questa citta': la lotta per il diritto ad abitare dignitosamente.
La situazione di emergenza abitativa e' causata dai privati
che speculano grazie alla legge 431 sul libero mercato degli
affitti e dal pubblico che dismette il patrimonio di case popolari.
Leggere o sentire dichiarazioni dell'assessore alla casa
Antonio Amorosi che riguardano serie proposte di soluzione al
problema e' impossibile.
Anche l'incontro con gli studenti di Scienze Politiche
della settimana scorsa non ha prodotto discorsi che facciano
sperare chi non ha una casa o chi vive in situazione precaria
e degradante. E intanto intere palazzine di proprieta'
pubblica restano vuote a marcire con dentro preziosissimi appartamenti
che per essere abitabili dovrebbero solo essere abitati.
Di recente abbiamo fermato l'attenzione della citta'
sull'edificio in via Rimesse 23/27: quaranta appartamenti
dell'Acer abbandonati al degrado delle zanzare tigre e
dei topi e smontati all'interno affinche' nessuno
decidesse di dare una risposta immediata ed autonoma al proprio
disagio. Anche in Bolognina ce ne sono tantissimi e sono facilmente
individuabili.
Gli economisti intanto dichiarano che la situazione sta degenerando
in tutta Italia e che nel 2007 ad avere bisogno di una casa
saranno circa due milioni di persone!
Come se non bastasse e' di pochi giorni fa la proposta
di inserire nella finanziaria che il Governo Berlusconi sta
imponendo al Paese un punto relativo alle case popolari: verrebbero
TUTTE vendute a privati per avere dei bonus per le famiglie.
Come a dire togliamo la casa a milioni di italiani per fregiarci
di aver dato due lire ad un numero limitato di giovani coppie.
E' anche per questo che sentiamo l'affinita'
con le condizioni degli assegnatari.
Infatti sono facilmente smontabili le calunnie della Giunta
Cofferati che ci indicano come fautori di una "guerra
fra poveri" poiche' noi non intendiamo contrapporci
a nessun assegnatario: continuiamo a ribadire che nel momento
in cui ci viene garantita una delle centinaia di case sfitte
siamo disposti ad abbandonare le nostre abitazioni.
Non creiamo, ma combattiamo la precarieta' abitativa,
non occupiamo per sport!
Il diritto alla casa e' sempre piu' un problema
che accomuna operai, studenti, migranti, precari di qualsiasi
genere e nazionalita', ma nell'attuale disinteresse
da parte delle Istituzioni esiste una vena di razzismo. Infatti
ci chiediamo come sarebbe andata la faccenda degli sgomberi
sul Lungo Reno se le famiglie non fossero state rumene, ma italiane:
un container non e' una casa!
Al silenzio ed all'inattivita' della Politica dei
Palazzi che danno sempre ragione ai potenti proprietari immobiliari
rispondiamo con una soluzione dal basso, perche' non siamo
disposti a barattare diritti e dignita' con false risposte.
M.ovimento A.utorganizzato O.ccupanti
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