a proposito della politica... di palazzo
                4 Settembre 2007: il Domani - la Repubblica - il Corriere di Bologna - l'Unità 
                Libero Mancuso, assessore agli affari generali e istituzionali: "Poi dicono
                  che il comune non fa bene a procedere con gli sfratti..." 
                  Andrea De Maria, segretario provinciale dei DS: un corteo "non tanto contro
                    Cofferati, ma contro Bologna e i bolognesi" 
                  Milena Naldi, consigliera sinistra democratica: "Con queste premesse si
                    pongono al di fuori delle istituzioni" 
                  Adriana Scaramuzzino, vicesindaco: "Se il tipo di risposta che viene data a
                    Cofferati è questa, non c'è molto spazio di manovra" 
                Infervorati esattori, indignati giuristi, fedeli cortigiani, ridenti
                  giullari, tutti a corte s'apprestano a tracciare le dovute distanze... 
                Ma qualche spiegazione si rende necessaria, tristi come siamo nel
                  constatare l'aggiungersi, ad un già dato trogloditico senso politico
                  ruspaiolo, di una altrettanto trogloditica padronanza linguistica e
                  semantica. Ebbene, da un noto dizionario, dicasi "càusa: un fatto che ne
                  produce necessariamente un altro, detto effetto, che senza il primo non
                  potrebbe esistere" e, per completezza, "effètto: ciò che é prodotto, che
                  deriva da una causa". Chissà che non sia d'aiuto, questo chiarimento, per
                  chi magari troppo aduso al gergo giuridico stenta a percepire, per "causa",
                  qualcosa d'altro da una controversia giudiziaria.
                  Di certo non ne saremo dimentichi quando a questa amministrazione renderemo
                  il dovuto. Riportando i sudati frutti della semina, non mancheremo di
                  colmare anche quei vuoti che un buon dizionario avrebbe permesso di
                  scansare. 
                Non sappiamo poi, non lo abbiamo capito e come noi crediamo molti altri
                  bolognesi, a quale "Bologna" si riferisca il segretario De Maria: contro la
                  Bologna ed i bolognesi che esprimono un dissenso (arrivando anche a
                  contestare, proprio alla festa del suo partito, la "performance
                  legalizzante" di Cofferati), che lottano contro ciò che subiscono, che
                  sono ormai insofferenti al vuoto politico di questa amministrazione, nulla
                  abbiamo nè nulla avremo il 13 ottobre. Non si preoccupi, De Maria, che
                  abbiamo ben presente chi Bologna sta tentando di ucciderla, che abbiamo ben
                  presente chi, a Bologna, agisce sistematicamente contro chi ci vive a suon
                  di provvedimenti liberticiti e problemi irrisolti. 
                E ci rammarica non poter accettare l'offerta, se di questo si tratta (o che
                  altro?!), della consigliera Naldi, forse dimentica dei recentissimi
                  trascorsi. In ogni caso non ci risulta di aver mai occupato, nè ci
                  interessa, una qualche poltrona in qualche istituzione, di aver intascato
                  soldi pubblici per il nostro agire... 
                Di spazi di manovra poi, è meglio non parlarne: le ruspe a Bologna ne
                  hanno avuti fin troppi, e di altri spazi ne hanno già chiusi... e pare che
                  ad altri margini questa amministrazione non abbia interesse nè voglia
                  crearne, visto l'ossessivo ed esclusivo impegno legalitario... 
                ... le dovute distanze, dicevamo, ma dalla città reale, quella che oltre le
                  lenti dei binocoli affacciati alle finestre di Palazzo d'Accursio si
                  accanisce a vivere nonostante tutto ("maledetta lei!", riecheggia a corte),
                  quella delle migliaia di persone che, forse "isolate" da questi politici,
                  continuamente la attraversano e la rendono ancora ostinatamente viva...
                  quella di coloro ai quali ci rivolgiamo e che il 13 ottobre attraverseranno
                  le strade e le piazze di Bologna... 
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