la
lotta degli spazi sociali a Bologna:
parte II
31 maggio. Oggi la seconda tappa del percorso
intrapreso dal coordinamento degli spazi sociali bolognesi.
Un presidio itinerante, partecipato da tutti gli spazi sociali
cittadini: laboratorio Crash!, Tpo, Vag61, XM24, Lazzaretto
Autogestito, ha toccato in via Azzo Gardino due dei tanti edifici
che in questa città rimangono abbandonati, disvelando
così quali siano le scelte di questa amministrazione
in materia di politiche abitative e spazi sociali.
Il primo edificio, al civico 14, è abbandonato da 5 o
6 anni, nonostante al suo interno vi siano appartamenti, di
proprietà comunale, che arrivano anche a più di
100 mq l'uno. Appartamenti appena ristrutturati e mai assegnati,
che vanno a sommarsi agli altri 7000, tra pubblico e privato,
dichiarati dallo scorso assessore alla casa Amorosi e mai smentiti
dall'attuale assessore Merola.
Il presidio poi si porta al numero 61, di proprietà statale,
dove quasi 5 anni fa aveva occupato il Vag61, sgomberato con
la scusa di dover destinare l'edificio ad altro uso, ma di fatto
anche qui vediamo solo un portone chiuso e si può intravedere
il degrado e l'incuria in cui è lasciato tutto l'edificio.
Questo è quello che fa l'amministrazione di questa città,
lascia che interi palazzi rimangano vuoti, mentre Bologna continua
a chiedere spazi da vivere e da riempire con esperienze di autogestione,
creazione di cultura e socialità.
Il presidio si conclude con il lancio della manifestazione del
14 giugno che vedrà il coordinamento scendere in piazza
in difesa degli spazi sociali.
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